26 Gennaio 2012

SCIOPERO TIR: LA CANCELLIERI DORME E NON PRECETTA I CAMIONISTI

SCIOPERO TIR: LA CANCELLIERI DORME E NON PRECETTA I CAMIONISTI IL CODACONS CAMPANIA CHIEDE L’INTERVENTO DEI PREFETTI PER LA PRECETTAZIONE E DELLA GUARDIA DI FINANZA PER BLOCCARE LE SPECULAZIONI BENISSIMO L’ARRESTO DI 5 CAMIONISTI

Ci domandiamo, oltre al morto che c’è già stato, cosa debba succedere ancora prima che il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri si svegli e si decida finalmente a precettare i camionisti, alcuni dei quali sono già colpevoli del reato di danneggiamento, art. 635 del codice penale, avendo bucato le ruote di alcuni colleghi solo perché non volevano aderire allo sciopero, reato procedibile d’ufficio quando è commesso con minaccia.

Per fortuna il ministro aveva parlato di massima fermezza per assicurare il rispetto della legge.

Richiesta, quella della precettazione, rimasta inascoltata nonostante fosse stata avanzata non solo dal Codacons ma, successivamente, anche dalla Commissione di garanzia, preposta per legge a segnalare al Governo le situazioni a rischio.

A questo punto il Codacons chiede l’intervento dei Prefetti che, ai sensi dell’art. 8 della Legge n. 146 del 1990 possono, al pari del ministro, precettare i camionisti nel territorio di competenza.

In particolare l’associazione di consumatori per la Campania chiede l’intervento dei Prefetti di Napoli, Salerno, Caserta, Benevento ed Avellino in cui si registrano o si dovessero registrare anche solo situazioni di intralcio alla circolazione.

L’Avv. Matteo Marchetti dell’Ufficio Legale Codacons Campania  precisa, infatti, “che la precettazione non deve avvenire, come evidentemente ritiene la Cancellieri, solo in caso di blocco stradale totale ma anche laddove si producono code, dato che comunque vi è una limitazione della libertà di circolazione costituzionalmente garantita, oppure quando vi è difficoltà di reperimento di generi di prima necessità, dalla benzina agli alimentari, o si verificano casi di illegalità, come le gomme bucate, e così via”.

Insomma il Codacons ricorda che chi sciopera deve stare a casa o manifestare in un corteo autorizzato e non certo invadere la carreggiata di una autostrada, dato che il fine primario di un’astensione dal lavoro deve essere la rivendicazione di diritti e la tutela dei propri interessi e non produrre un danno ai consumatori, per quanto un danno possa indirettamente esserci.

Dal momento, poi, che in tutto il paese si stanno registrando aumenti anomali dei listini al dettaglio nel settore alimentare, specie per ortofrutta, pesce, latte e prodotti freschi, con incrementi dei prezzi che raggiungono addirittura quota +50% e che anche i carburanti stanno subendo forti variazioni al rialzo in numerosi impianti, chiediamo alla Guardia di Finanza di intervenire attraverso controlli in tutta Italia tesi a sanzionare rincari speculativi di alimentari e carburanti.  Temiamo infatti che alle criticità nei rifornimenti delle merci determinate dallo sciopero degli autotrasportatori, si stiano aggiungendo le speculazioni di chi, approfittando della situazione di caos, abbia deciso di aumentare ingiustificatamente i listini al dettaglio.           

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