Sciopero Tir, emergenza benzina e frutta Controlli della Finanza sui prezzi
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fonte:
- Il Messaggero
L’allarme del Codacons: rischi speculazioni, ma anche danni sul fronte sanitario per la cattiva conservazioni dei prodotti
da IlMessaggero.it
ROMA – Continua l’emergenza approvvigionamenti a Roma per il blocco dei Tir. Mentre si stanno per esaurire le scorte di frutta e verdura, i prezzi tendono a salire: si arriva anche a 4 euro al chilo per le melenzane nei mercati rionali. Difficoltà anche su fronte della benzina: «se non arrivano i rifornimenti la benzina finirà in due giorni» dice Antonio Ciavattini, direttore romano della Faib, la Federazione autonoma italiana benzinai della Confesercenti. E per evitare speculazioni, oggi maxi operazione della Guardia di Finanza per verificare i prezzi. Intanto il Codacons lancia l’allarme: rischi sanitari per la protesta degli autotrasportatori. Sembra intanto migliorare la situazione al Centro agroalimentare di Guidonia dove ieri sera sono arrivati alcuni Tir carichi di ortaggi freschi partiti da Nordest. Sospesa anche la protesta degli autotrasportatori della provincia di Latina, e il Mof, il mercato ortofrutticolo di Fondi torna alla normale attività.
Controlli sui prezzi della benzina. Operazione di controllo della Guardia di Finanza sugli impianti di distribuzione di carburanti presenti sul territorio della Capitale e della sua provincia: 25 pattuglie del comando provinciale di Roma hanno iniziato una sistematica serie di attività ispettive finalizzate al monitoraggio dei «prezzi di vendita», al controllo del corretto funzionamento degli strumenti di erogazione dei carburanti e, più in generale, all’individuazione di eventuali violazioni alla disciplina fiscale del settore.
L’allarme del Codacons: rischi sanitari. «Non solo prezzi rincarati e speculazioni. La protesta degli autotrasportatori rischia di determinare danni anche sul fronte sanitario, in relazione alla cattiva conservazione dei prodotti alimentari trasportati sui Tir». Così il Codacons in una nota. «Temiamo – spiega il Codacons – che nelle zone in cui si verifichi la rimozione anche parziale dei blocchi, le merci contenute nei camion che per giorni sono rimasti fermi, possano arrivare nei negozi. Ciò determinerebbe un pericolo sanitario non indifferente, considerando che per l’intero periodo di sospensione del trasposto i beni deperibili sono rimasti all’ interno di autofurgoni privi di sistemi di congelamento o, comunque, con i refrigeratori spenti». «Chiediamo l’intervento delle Asl e dei Nas in tutto il paese, affinché dispongano controlli atti a verificare lo stato di genuinità dei prodotti alimentari che in queste ore giungono nei supermercati e nei negozi – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – I consumatori, infatti, rischiano di acquistare alimenti potenzialmente pericolosi e che potrebbero rappresentare un danno per la salute».
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