23 Gennaio 2012

Sciopero tir, Coldiretti: "A rischio la spesa degli italiani". Codacons: "Protesta illegale"

Sciopero tir, Coldiretti: "A rischio la spesa degli italiani". Codacons: "Protesta illegale"

Lo sciopero degli autotrasportatori, con traffico autostradale bloccato e molti caselli chiusi nelle zone strategiche della viabilità del Paese , potrebbe avere conseguenze non da poco nell’ economia reale dell’ Italia. E’ quanto denuncia la Coldiretti che, cifre alla mano, pronostica giorni difficili per le tasche dei cittadini in caso di protrarsi della mobilitazione dei camionisti. "Con l’ 86 per cento dei trasporti commerciali che in Italia avviene su strada, lo sciopero dei Tir mette a rischio la spesa degli italiani soprattutto per i prodotti più deperibili come il latte, la frutta e la verdura che non riescono a raggiungere gli scaffali dei mercati". Quello dei produttori è un sos vero e proprio, con i pesanti effetti sulle tavole degli italiani e per le aziende agricole a far paura. "L’ agroalimentare – precisa la Coldiretti – è il settore più sensibile perché ai ritardi e alla perdita di opportunità commerciali si aggiungono la distruzione e il deprezzamento che subiscono i prodotti deperibili come latte, carne, frutta e verdura". Il quadro prefigurato rischia di essere drammatico. "Come è già successo in Sicilia, se non si tornerà presto alla normalità, gli effetti – è la previsione della Coldiretti – si faranno presto sentire con gravi danni per le aziende agricole, per il commercio e per i consumatori con gli scaffali dei supermercati vuoti e il rischio di effetti speculativi sui prezzi. Punta sul profilo di illegalità della mobilitazione, invece, il Codacons, secondo cui lo "sciopero" dei Tir "non è uno sciopero, ma una protesta illegale che sta recando un pregiudizio grave ai diritti costituzionalmente tutelati dei cittadini e dei consumatori ". Per questo motivo l’ associazione dei consumatori chiede al governo, "ai sensi dell’ art. 8 della Legge n. 146 del 1990, di adottare immediatamente un’ ordinanza non solo perché i blocchi stradali siano immediatamente rimossi ma perché la protesta sia del tutto rinviata, considerato che anche la semplice e sola astensione dal lavoro, essendo mancato il preavviso di legge ed essendo ormai lo sciopero durato più dei 3 giorni massimi consentiti, è illegale". Il Codacons , inoltre, chiede al Governo di proporre al Parlamento una modifica della legge n. 146 del 1990. La norma, è il parere dei consumatori, all’ epoca era all’ avanguardia, essendo la prima a riconoscere in materia un ruolo alle associazioni di consumatori e ai diritti degli utenti, ma oggi "va rivista alla luce delle proteste illegali che orami si succedono ininterrottamente, dai tassisti ai camionisti, passando per le minacce di sciopero di 7 giorni consecutivi dei benzinai, solo per citare i casi del 2012?. Per questo motivo, il Codacons chiede che anche "la Commissione di garanzia per l’ attuazione della legge sullo sciopero, oltre ai Prefetti e al Governo, possa procedere alla precettazione. Vista l’ inerzia dei Prefetti sulla vicenda taxi, evidentemente per ragioni politiche e non certo perché ne mancassero i presupposti legali, é opportuno che la precettazione sia realizzabile anche da un’ autorità esterna ed indipendente da motivazioni extra legali. Inoltre è palese che le sanzioni pecuniarie, il cui tetto é rimasto a 50 milioni delle vecchie lire, oggi 25mila euro, debbano essere adeguate ai tempi moderni".
 

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