Sciopero spesa contro caro-vita
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fonte:
- TG FIN
Commercianti imbufaliti contro proposta
I consumatori propongono lo sciopero della spesa nel periodo pre-natalizio, in segno di protesta contro il caro-prezzi. E lanciano una provocazione diretta ai commercianti: se vogliono che la gente acquisti, anticipino i saldi al 10 dicembre. Una sfida a cui Confesercenti ha risposto definendo la proposta “incosciente“.
L`offensiva di Intesaconsumatori ha pure un suo slogan, “Salviamo la tredicesima“. I saldi devono partire subito, dal 10 dicembre, dicono i rappresentanti dell`Intesa, travestiti da Babbo Natale 2004, lacero e con la gerla vuota. E subito sono partite 20 lettere all`indirizzo degli altrettanti assessori regionali al Commercio affinchè autorizzino i commercianti a praticare i saldi. Altrimenti, diffida per arrecato danno ai consumatori.
Intanto, i consumatori dell`Intesa hanno proclamato l`8 dicembre la giornata del “guardare ma non comprare“, per protesta contro gli aumenti dei prezzi che hanno messo in ginocchio le famiglie italiane.
Inoltre Intesaconsumatori respinge in toto l`appello di Sergio Billè, presidente di Confcommercio, a contenere i prezzi. “Appello inutile e generico, serve solo a fare pressioni sul governo per un ulteriore regalo da quattro miliardi di euro ai commercianti, con la revisione degli studi di settore“, tuona Carlo Pilieri dell`Adoc, ricordando che “i commercianti italiani si sono battuti strenuamente contro il doppio prezzo in lire e in euro in cartellino“.
L`unico accordo vero da fare con i dettaglianti è “un patto per una riduzione immediata dei prezzi del 20%, fino a Natale. Altrimenti significa che vogliono spremerci come limoni, come fanno da tre anni“.
L`ulteriore proposta agli iscritti a Confcommercio e Confesercenti è di praticare uno sconto del 20% agli iscritti alle associazioni dell`Intesaconsumatori (Codacons, Adusbef, Federconsumatori, Adoc), affiggendo una vetrofania al negozio che aderisce all`iniziativa. L`elenco dei negozianti “virtuosi“ sarà disponibile nei siti delle associazioni.
Quest`anno, insomma, “si stringe davvero la cinghia, sarà un Natale glaciale, altro che freddo sul fronte consumi. Le famiglie sono allo stremo, indebitate fino al collo e tra un anno c`è il rischio che falliscano“, avverte Elio Lannutti criticando gli appelli all`indebitamento giunti da alcuni parlamentari.
E a testimoniare il calo dei consumi del Natale 2004, rispetto a quello precedente, sono i risultati dell`indagine dell`Intesaconsumatori, i quali evidenziano un crollo del 62% delle intenzioni di spesa dei consumatori: il settore più penalizzato sarà quello dei regali (meno 36%), e dei viaggi (meno 29%).
Con la Tredicesima falcidiata del 60% da prezzi, tasse e scadenze, “il taglio delle tasse che porterà 200-400 euro in più l`anno è ben poca cosa contro rincari pari a 3mila euro di esborsi in più in tre anni, 1.000-1.200 euro in più l`anno per le famiglie. Non si recupera nemmeno un terzo“, puntualizza Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori. E il credito al consumo è l`ulteriore allarme, con volumi raddoppiati da 40 a 80 miliardi di euro nel biennio e tassi elevatissimi. “A ciò si aggiunge la proposta della cessione del quinto anche per otto milioni di lavoratori finora esclusi, con possibili tassi medi del 30%. E` immorale, mettono il cappio al collo le famiglie“, dice Lannutti.
E i consumatori continuano con le loro proposte provocatorie. Il 18 dicembre sciopero europeo dei cellulari, settore in cui vige un cartello sotterraneo tra gli operatori . “Non comprate gli apparecchi di ultima generazione, sono una truffa e non servono a niente“, è l`appello dell`Intesa.
CONFESERCENTI: SCIOPERO DELLA SPESA, PROVOCAZIONE INCOSCIENTE E DEMAGOGICA
Ma di fronte alla minaccia dello sciopero della spesa gli addetti ai lavori reagiscono dicendo che si tratta di una provocazione “demagogica“ e “incosciente perchè non tiene conto dei riflessi che questa decisione può avere sui consumi, sull`occupazione, sull`economia del Paese e quindi sulle tasche di tutti“. Reagisce così il presidente della Confesercenti, Marco Venturi, all`offensiva di Intesaconsumatori. “Quella dei consumatori che minacciano il blocco degli acquisti se non arrivano i saldi prima di Natale è demagogia pura ed è anche un discorso da incoscienti“, ha detto Venturi.
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