Schianto sul Gra, morti carabiniere e la moglie
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fonte:
- Il Mattino
Notte di tragedia sul Grande raccordo anulare di Roma. Un’ auto guidata da un uomo, che era sotto effetto di sostanze tupefacenti, si è schiantata contro un’ altra vettura, mandandola a incastrarsi sotto un camion. Il mezzo era di supporto alla squadra di un cantiere mobile predisposto per l’ esecuzione dei lavori di ripristino della pavimentazione stradale ed al momento dello scontro, era fermo al lato della carreggiata. Nel violentissimo impatto sono morti i due giovani coniugi, che erano a bordo della vettura investita. Il conducente dell’ auto pirata, anche lui ferito in modo grave, è stato arrestato. Il maxi-incidente, che in tutto ha coinvolto quattro veicoli, è avvenuto la notte scorsa sul Gra, all’ altezza dell’ uscita per via Ardeatina, al km.48.200. Il carabiniere deceduto è l’ appuntato scelto Gianfranco Cenvinzo, di 37 anni, l’ uomo, originario di Boscoreale, era in servizio presso la Centrale Operativa del Gruppo di Torre Annunziata. Con lui c’ era la moglie, Lucia Caldarelli, 36 anni. La coppia lascia due bambini di otto e cinque anni, che erano rimasti a casa con i nonni. Ferito gravemente anche il conducente dell’ auto, che ha provocato l’ incidente, che è stato subito trasportato presso l’ ospedale Sant’ Eugenio, dove è piantonato dalle forze dell’ ordine. L’ investitore è risultato positivo al test anti-droga e per questo è stato arrestato dalla polizia stradale. Si chiama Andrea Pientratoni ed in passato era già stato fermato per guida sotto l’ effetto di stupefacenti. L’ incidente ha provocato code e forti rallentamenti sul Gra. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia stradale di Settebagni che hanno effettuato i rilievi di rito per definire la dinamica dell’ incidente. Ma tempestivo è stato l’ arrivo sul luogo del tragico scontro anche delle ambulanze del 118 e degli agenti della Stradale, delle squadre dell’ Anas ed ovviamente dei vigili del fuoco che hanno lavorato duramente, per ore, prima di poter tirare fuori dalle lamiere accartocciate della vettura tutte le vittime. Le operazioni di soccorso e poi i successivi rilievi della Polizia Scientifica hanno comportato pesanti ripercussioni sul traffico. «È ora di punire con la massima severità chi si mette alla guida di un’ automobile ubriaco o sotto effetto di stupefacenti, provocando incidenti spesso mortali – ha dichiarato il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Il conducente della vettura che ha causato lo scontro sul Gra va indagato da subito per omicidio volontario con dolo eventuale». Ma il Codacons parla anche di «un numero eccessivo» di incidenti sul raccordo. «Quasi sempre la causa è da attribuire all’ eccesso di velocità – ha aggiunto Rienzi – Per questo chiediamo a gran voce di installare su tutto l’ anello il Tutor, il sistema di rilevazione della velocità già adottato con straordinari risultati sulla rete autostradale, l’ unico in grado di punire chi supera i limiti di velocità e garantire un miglioramento sensibile sul fronte della sicurezza stradale». r. gr.
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