Schiaffi e insulti ai bambini Arrestate due maestre d’asilo
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fonte:
- Corriere della Sera
Parolacce e gesti con le manine. Improvvisi scatti di rabbia, frasi e modi di dire inconsueti. Comportamenti che i bimbi ripetevano tutti i giorni a casa dopo essere tornati solo da qualche settimana a frequentare il loro asilo dalle feste di Natale. Nervosi, intrattabili, con manifestazioni violente nei confronti di altri piccoli e dei loro stessi genitori. Che ci hanno messo poco per capire che nei loro figlioletti, di 3-4 anni, era cambiato qualcosa. Una molla istigata dall’ esterno. Qualcosa che aveva a che fare con la scuola dell’ infanzia dove dal settembre scorso li hanno lasciati ogni mattina affidandoli alle educatrici. Si tratta del plesso «Arcobaleno» di Formello, al centro ora dell’ ultimo episodio di violenza ripetuta sui piccoli alunni da parte delle insegnanti, tanto che in due, entrambe 60enni, sono state arrestate all’ alba di ieri dai carabinieri. Sono accusate di maltrattamenti aggravati su minori e abuso di mezzi di correzione in concorso. Il gip del tribunale di Tivoli ha concesso loro i domiciliari in quanto incensurate. Quando i militari della compagnia Cassia si sono presentati nelle loro abitazioni, tutte e due sono scoppiate a piangere. Sono state sospese dall’ insegnamento, in attesa che la loro posizione venga definita nel corso delle indagini, ma gli investigatori dell’ Arma, coordinati dal procuratore capo di Tivoli Francesco Menditto e dal pm Aldo Morgni, non hanno ritenuto di chiudere la scuola dell’ infanzia, una delle più importanti di Formello. A denunciare le educatrici sono stati alcuni genitori di bambini maltrattati, come hanno confermato le riprese video e le intercettazioni ambientali svolte dai carabinieri con dispositivi nascosti nell’ aula dove le 60enni si dovevano occupare di una ventina di bambini. Sono bastati pochi giorni di analisi delle immagini e dei contributi audio per avere la certezza che una dozzina di piccoli venivano spintonati, presi a schiaffi, insultati. Un continuo, tanto che vista la situazione gli stessi magistrati hanno deciso di intervenire subito per porre fine ai soprusi e salvaguardare la salute e la sicurezza dei bambini. Il provvedimento cautelare richiesto dai pm è stato subito accolto ed emesso dal giudice per le indagini preliminari proprio sulla base delle denunce dei papà e delle mamme e di quanto accertato dai carabinieri. Secondo chi indaga le maestre andavano anche oltre: «punizioni esemplari» venivano riservate ai bimbi particolarmente vivaci, picchiati davanti agli altri piccoli alunni per dare l’ esempio. Forse un assurdo «modello educativo» adottato dalle due educatrici, ma questo aspetto potrà emergere nelle prossime settimane con gli interrogatori della direttrice didattica e delle altre insegnanti che per il momento non sono state sentite perché ai carabinieri per intervenire sono bastate le segnalazioni dei genitori che già da qualche giorno si erano consultati fra di loro dopo aver notato gli evidenti cambiamenti d’ umore dei bambini, molti dei quali al mattino si rifiutavano di tornare a scuola, piangendo e disperandosi, proprio per non ritornare in quell’ aula. «Ancora una volta – spiega proprio il procuratore Menditto – si è dimostrato che le denunce dei cittadini fiduciosi nell’ azione della magistratura e delle forze dell’ ordine consentono di interrompere gravi azioni criminose». Per il Codacons c’ è «l’ esigenza di installare subito sistemi di videosorveglianza in scuole e asili di tutta Italia per prevenire abusi e allontanare insegnanti inadeguati: la proposta di legge per le telecamere anche nei centri per gli anziani è bloccata in Parlamento da oltre 3 anni. Un ritardo intollerabile che alimenta violenze e maltrattamenti», sottolinea il presidente Carlo Rienzi, mentre Giorgia Latini (Lega), vice presidente della Commissione cultura della Camera, auspica «misure e test di verifica sullo stato psicologico degli insegnanti per individuarne eventuali problematiche e prevenire episodi di maltrattamenti».
rinaldo frignani
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