Scatta la corsa ai saldi estivi: il Piemonte anticipa la Liguria
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fonte:
- Il Secolo XIX
GENOVA. Ci siamo: la corsa ai saldi estivi parte venerdì prossimo da Napoli e Potenza. Queste le due città apripista di una stagione su cui, più di altre volte, i commercianti puntano tutto per recuperare un’ annata morsa dalla crisi economica e anche dal maltempo. Il calendario dei ribassi prevede, come ogni anno, una partenza scaglionata regione per regione. Le prime due, se non ci saranno variazioni dell’ ultima ora, saranno appunto la Campania e la Basilicata. Il giorno successivo, sabato 3 luglio, sarà la volta di un folto gruppo di regioni: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia e Umbria. Il 7, invece, i ribassi dovrebbero partire, salvo sorprese, in Toscana, e l’ 8 in Sardegna, mentre il 9 toccherà alla Liguria, il 10 alla Valle D’ Aosta e il 15 luglio al Trentino Alto Adige (tranne alcune località turistiche, che posticipano alla fine della stagione estiva). L’ ultima a dare il via sarà invece il Veneto, dove la giunta regionale ha deciso uno slittamento al 17 luglio. Il periodo degli sconti andrà avanti per circa due mesi e comunque non oltre il 30 settembre. L’ occasione, per gli italiani alle prese con le difficoltà della crisi, è ghiotta per portare a casa capi d’ abbigliamento, scarpe e biancheria a prezzo scontato. Ma anche i commercianti sperano nell’ assalto a negozi e centri commerciali, visto che il 2009 è stato l’ anno peggiore dal 2001 per le vendite al dettaglio, con un calo dell’ 1,6% certificato dall’ Istat: le calzature, in particolare, sono crollate del 2,9%, mentre l’ abbigliamento ha registrato una flessione dell’ 1,9%. Le cose, complice anche il maltempo che ha allontanato gli italiani dalle vetrine allestite con i capi estivi, non sono andate meglio nei primi mesi del 2010: tranne che a marzo, l’ indice è stato infatti sempre negativo. Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, la regione in pole position, osserva infatti che «mai l’ inizio delle svendite di fine stagione è stato atteso con tanta trepidazione da parte dei commercianti», visto che tra la crisi e il maltempo «le vendite, soprattutto per i negozi e le boutique del comparto moda, si sono assestate su livelli molto bassi». Il Codacons, però, ha già fatto i conti e non traccia uno scenario entusiasmante: secondo l’ associazione dei consumatori i saldi estivi faranno registrare «acquisti stabili o in lieve calo rispetto a quelli del 2009, con una spesa per famiglia che si manterrà intorno ai 180 euro. Solo una percentuale compresa tra il 45 e il 50% dei cittadini potrà avvalersi degli sconti di fine stagione. Tuttavia – sottolinea il presidente Codacons, Carlo Rienzi – è necessario considerare l’ aspetto meteorologico, fondamentale visto il periodo in cui scatteranno i saldi. Molti consumatori, infatti, in caso di bel tempo si riverseranno in massa nelle spiagge, specie nei week end, circostanza che potrebbe determinare una lieve flessione delle vendite, compresa tra il 3 e il 5%». «Crediamo che i saldi estivi debbano essere anticipati al mese di giugno – prosegue Rienzi – soprattutto se si vuole ridare fiato al commercio, specie quello della piccola distribuzione, che appare sempre più in crisi». a. gh. 28/06/2010.
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