15 Maggio 2013

«Scandaloso, tutte sotto i tre anni»

«Scandaloso, tutte sotto i tre anni»

 

«E’ SCANDALOSO il consenso prestato dalla Procura sulle richieste di patteggiamento di tutti gli imputati tranne che sulla richiesta di patteggiamento avanzata da Schettino». Il Codacons ci va giù duro. E grida allo scandalo: «Consenso prestato dalla Procura per pene tutte inferiori alla soglia minima di tre anni ? dicono ? in modo da evitare a tutti il carcere; e anche a favore della sospensione condizionale della pena e senza subordinare il patteggiamento al risarcimento del danno (anche in minima parte) delle parti civili. «E’ stata confermata ? afferma l’ avvocato Giuliano Leuzzi, legale che segue per il Codacons il processo ?, in sostanza, la direzione a senso unico di questo processo contro il solo comandante Schettino, accantonando tutte le ulteriori responsabilità degli altri imputati, non meno gravi delle prime, cosi’ come sono state sino ad oggi ignorate quelle di Costa Crociere». Soddisfatto a metà anche il legale del Giglio, Alessandro Maria Lecci: «Il processo sta andando avanti, la verità emerge e arriveremo anche a un giusto risarcimento per l’ Isola del Giglio e i suoi abitanti». Rabbiose invece le proteste del pool di avvocati di «Giustizia per la Concordia»: «Aspettiamo le decisioni del gup, ma in pratica è come se il processo finisse qui, e ne siamo stati estromessi non andando ad un dibattimento ? ha detto uno degli avvocati, Cesare Bulgheroni ? Siamo rimasti ?gabbati’ dal fatto che la Procura non abbia interpellato le parti offese circa i risarcimenti da chiedere per i danni subiti. Se il gup dovesse anche far patteggiare Schettino, nonostante il parere negativo della Procura, il processo finisce in udienza preliminare e per i nostri assistiti rimarrebbe solo la possibilità di chiedere risarcimenti ad un giudice civile». «La società ? ha detto Costa ? non esita a comprendere le motivazioni umane che hanno indotto gli imputati ad optare per questa soluzione e ritiene che tali patteggiamenti non mettano in dubbio l’ innocenza dei propri dipendenti nei confronti dei quali, anzi, la stessa società rinnova la propria fiducia e supporto».

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