6 Ottobre 2016

SCANDALO TBC A TRIESTE: IL CODACONS SI MUOVE A TUTELA DEI GENITORI COINVOLTI

Dopo il caso della pediatra affetta da TBC, l’Associazione interviene depositando un esposto in Procura e offrendo ai genitori dei bambini la nomina di persona offesa, l’atto necessario per poter chiedere un risarcimento dei danni subiti.

I FATTI

Una storia incredibile, cui si fa fatica a credere. ? quella che arriva da Trieste, dove una pediatra ha continuato a somministrare vaccini ai suoi piccoli pazienti fino al 15 settembre 2016. A quel punto ? arrivata la scoperta: il medico avrebbe operato a lungo nonostante avesse contratto la TBC. Anzi, a quanto sembra la protagonista della vicenda avrebbe cominciato a vivere i sintomi della tubercolosi attiva (che dimostra la possibilità di contagio) almeno da un anno. Eppure, per tutto questo tempo nessuno se n’? accorto: la dottoressa avrebbe continuato a prestare servizio, lavorando a contatto con bambini, per tutto il periodo contestato. Solo di recente ? dopo un controllo approfondito – avrebbe scoperto di essere affetta da questa pericolosa patologia.

I BAMBINI

Il problema, ovviamente, ? rappresentato dai bambini coinvolti. Tutti i piccoli con cui la pediatra in questione ? entrata in contatto sono infatti stati sottoposti ad accertamenti: 3490 bambini – tra zero e sei mesi – saranno sottoposti al test della tubercolina, per verificare se sono entrati in contatto con il batterio. Seicento di loro, sotto l?anno di vita, saranno invece sottoposti alla profilassi, per evitare che un contatto possa degenerare in infezione latente. I rischi sono ovviamente molto gravi, e per questo bisogna accertare rapidamente la portata del contagio.

L’INIZIATIVA  CODACONS

L’intervento dell’Associazione ? motivato dalla necessità di verificare la corretta esecuzione di tutti i controlli di sicurezza necessari. ? stata data adeguata attuazione al monitoraggio sanitario previsto dalla legge? Oppure, le misure di prevenzione del rischio e il sistema di visite di controllo periodiche sono stati messi in funzione in modo insufficiente? Proprio per fare piena luce su tutta la vicenda, il Codacons ha innanzitutto depositato un esposto in Procura: in questo modo sarà possibile valutare la responsabilità degli enti e dei funzionari preposti alle attività di controllo e sicurezza sanitaria. Inoltre, l’Associazione ha deciso di mettere a disposizione di tutti i genitori interessati una nomina di persona offesa individuale, in vista del procedimento penale che eventualmente dovesse essere instaurato in conseguenza dell’esposto Codacons e delle indagini compiute dalla Procura di Trieste. In caso di avvio di un procedimento, infatti, per i genitori coinvolti si aprirebbe la possibilit? di costituirsi parte civile e avanzare una richiesta di risarcimento danni nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili.

PER  ADERIRE

Se vuoi aderire a questa iniziativa iscriviti all’Associazione cliccando qui. L’iscrizione  avviene tramite l’invio di un SMS al numero 4852852 con il testo 203 CODACONS 2017 (al costo onnicomprensivo di ? 2,03, di cui una parte destinata alla campagna sociale in favore dell?Associazione Mary Poppins www.assomarypoppins.it che si occupa dei bambini ricoverati nel reparto di oncologia del Policlinico Umberto I di Roma).
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