29 Aprile 2010

Scandalo benzina, prezzi alle stelle Scajola dice no a taglio tasse

Il ministro per lo Sviluppo Economico risponde così alla richiesta del leader della Cisl Bonanni: "Non è un percorso possibile". Il Codacons: "Stangata da 20 milioni sulle partenze del 1° maggio"

DA ILSOLE24ORE.COM

"Il taglio della accise non è un percorso possibile": è senz’appello la risposta del ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola, che replica così alla richiesta della Cisl di detassare la benzina.
A sollecitare in tal senso il governo è stato il segretario Raffaele Bonanni: "Bisogna detassare la benzina perché questo serve a scoraggiare le compagnie petrolifere a praticare ulteriori aumenti", ha dichiarato a margine di un appuntamento della Flaei Cisl sulla Green Economy a Napoli. "Lo Stato ci guadagna e, senza decidere niente, lascia correre gli aumenti per prendersi le tasse – è il suo ragionamento – invece deve tagliare le tasse e sorvegliare i prezzi. Non la contano giusta. Quando lo Stato non detassa, dà l’impressione ai petrolieri che gradisce gli aumenti. La detassazione servirebbe a scoraggiare le compagnie petrolifere".

 

Particolarmente arrabbiate le associazioni dei consumatori: "Ancora rincari, del tutto ingiustificati", attaccano Adusbef e Federconsumatori commentano i nuovi rialzi dei carburanti, con la benzina verde arrivata sopra 1,43 euro al litro "lo stesso prezzo a cui si attestava nel maggio 2008, periodo in cui, però – sottolineano – il costo del petrolio era oltre 120 dollari al barile. Mentre oggi si attesta sotto gli 82 dollari al barile".

 

Parlando di "gravi speculazioni in atto" i presidenti delle due associazioni dei consumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, ribadiscono la necessità di "intervenire al più presto e applicare con la massima urgenza le misure definite dal protocollo sottoscritto con i petrolieri" la scorsa settimana per calmierare i prezzi.

 

Interviene anche il Codacons. “In base alle nostre previsioni – spiega il presidente Carlo Rienzi – i rincari dei prezzi di benzina e gasolio si tradurranno in una maggiore spesa a carico degli automobilisti pari complessivamente ad almeno 20 milioni di euro, considerati solo gli spostamenti legati all`1 maggio”.

 

"Di questo passo – prosegue Rienzi – ci aspettiamo pesanti ripercussioni sul tasso di inflazione, fino al +0,3%, considerando le ricadute che i rincari dei carburanti produrranno in tutti i settori, dai prezzi dei prodotti trasportati, all’industria, alle tariffe energetiche, ecc”.

 

Intanto l’aumento deciso ieri da Agip ha dato il via a un giro di aumenti generalizzati per tutte le altre compagnie. Oggi dunque, stando alla consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana, cinque compagnie (Api/IP, Esso, Shell, Tamoil e Total) ritoccano i prezzi all’insù allineandosi, chi più chi meno, al livello della compagnia Eni. Sulla benzina i rialzi sono compresi tra 0,5 e 0,6 centesimi con prezzi tra 1,428 (Erg) e 1,435 /lt (Esso e Q8). Sul gasolio la situazione e’ piu’ variegata, con aumenti tra 0,2 e 0,8 centesimi e prezzi compresi tra 1,269 (Erg e Shell) e 1,287 /lt (Q8). Ieri, fa sapere ancora la Staffetta, il mercato dei prodotti raffinati del Mediterraneo ha chiuso in lieve calo.

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