Sassi dal cavalcavia, donna ferita
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fonte:
- Il Giorno
Nel Bresciano centrata l`auto di un musicista che lavora coi Nomadi
PONTE SAN PIETRO (Bergamo) TUTTI SPERAVANO si trattasse di un`emergenza archiviata, invece l`incubo dei sassi lanciati dai cavalcavia è tornato. Nella tarda serata di domenica i soliti ignoti si sono `esibiti` due volte, lanciando pietre da un cavalcavia lungo la strada provinciale 19, alla periferia di Travagliato in provincia di Brescia. Il primo bersaglio è stata l`Audi A3 di un giovane bresciano, rimasto illeso. Poi, alcuni minuti più tardi, è toccato alla Peugeot di Bruno Santori, noto direttore d`orchestra bergamasco; al suo fianco viaggiava la moglie, Patrizia Legler, 47 anni. I due coniugi stavano tornando nella loro casa di Ponte San Pietro, alle porte di Bergamo, dopo aver assistito a un concerto dei Nomadi: il gruppo con il quale Santori collabora da tempo e che ha diretto anche al Festival di Sanremo. Stavolta la pietra lanciata dal cavalcavia, grossa come un pugno, dopo aver sfondato il parabrezza dell`automobile è entrata nell`abitacolo e ha colpito la donna a una spalla. Patrizia Legler è stata colpita di striscio, ma è sotto choc. “Ho sentito un tonfo fortissimo ? ha raccontato ieri il maestro, ancora sconvolto nonostante fossero passati due giorni dall`incidente ? poi ho visto il parabrezza dell`auto andare in frantumi e mia moglie piegarsi in avanti, gridando e portandosi le mani al volto. In quel momento ho pensato al peggio, ero preoccupato solo per lei. Poi, quando mi sono reso conto che non era accaduto nulla di grave, la preoccupazione si è trasformata in rabbia. Una rabbia che continua ad accompagnarmi, nonostante sia conscio del fatto che la serata avrebbe potuto finire molto peggio“. PER QUESTO FORSE Sartori ha pensato di avvertire anche gli altri spettatori del concerto del pericolo. Lo ha fatto telefonando subito allo staff dei Nomadi: “Dite a tutti che qualcuno lancia sassi sulla provinciale“. E così è stato. Alla fine del concerto i musicisti hanno lanciato l`Sos alla folla. Proprio per questo, però, Bruno Santori non vuole e non può ritrovare calma e serenità: “Sì, continuo anche adesso a provare rabbia per ciò che è accaduto, perché nessuno può accettare una simile forma di violenza, gratuita e vigliacca. Mi auguro che vengano effettuate indagini approfondite “ ha concluso “ e che presto siano individuati i responsabili di questo gesto criminale, che sono dei potenziali assassini“. LE PREOCCUPAZIONI del direttore d`orchestra bergamasco sono anche quelle delle forze dell`ordine, che stanno indagando sull`episodio e sperano di arrivare a individuare in tempi brevi i responsabili del lancio delle pietre. Ma non sarà un`impresa facile. Titolari delle indagini sono i carabinieri di Chiari, che stanno investigando anche su casi precedenti a quelli di domenica. Sembra infatti che la disavventura capitata alla coppia di coniugi bergamaschi non sia l`unico episodio registrato lungo quella provinciale negli ultimi mesi. La conferma arriva dallo stesso maestro Santori, che racconta: “I carabinieri ci hanno mostrato un altro sasso, recuperato tre mesi fa, dopo un episodio simile al nostro, avvenuto nella stessa zona. Per il bene di tutti, spero che stavolta le indagini riescano ad approdare a un risultato concreto“. Sulla scampata tragedia di domenica notte, è intervenuto anche il Codacons secondo cui, dopo gli sforzi fatti negli anni passati per prevenire ? soprattutto in autostrada ? simili episodi, non si sono più registrati progressi. “SONO ANCORA TROPPI“ si legge in una nota ? i cavalcavia di strade statali e provinciali che non rispondono ai requisiti di sicurezza. Le reti metalliche non possono impedire del tutto i lanci di sassi. Per questo invitiamo gli enti proprietari di strade, a cominciare dalle Province, a mettere in sicurezza i cavalcavia“.
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