28 Ottobre 2010

Sarah, tv e giornali nel mirino del Garante

ROMA. I servizi televisivi sul caso di Sarah Scazzi nel mirino del Garante della Privacy che ha avviato «un’ istruttoria preliminare». Dopo un esposto del Codacons, è stata presentata una richiesta formale alla Rai, Rti, Sky e Telecom per avere informazioni sulla diffusione dei verbali e degli audio riguardanti il delitto di Avetrana. Spiega Marco Maria Donzelli, presidente del Codacon: «Ci domandiamo, se era indispensabile rendere noti dettagli, superflui ai fini dell’ indagine, ma raccapriccianti. Vogliamo capire chi ha dato alla stampa le registrazioni degli interrogatori». Contro la stampa è scesa anche la procura di Taranto che ha aperto un’ inchiesta per «fuga di notizie e violazione del segreto istruttorio». E alcuni giornalisti la scorsa notte sono stati ascoltati dal procuratore capo, Franco Sebastio sulla vicenda denunciata dal Tg2, ossia che un consulente di un ufficio legale avrebbe chiesto ottomila euro le foto del garage di Michele Misseri, il luogo in cui è stata uccisa Sarah Scazzi. Secondo quanto affermato in un servizio mandato in onda dal Tg2, il «consulente» li avrebbe chiesti all’ inviato a Taranto, Valerio Cataldi. L’ inchiesta su Sarah ha scatenato polemiche anche tra gli avvocati. L’ ordine di Taranto ascolterà oggi i legali Vito Russo, Emilia Velletri (che difendono Sabrina Misseri) e Daniele Galoppa (difensore del padre Michele) che rischiano un procedimento disciplinare. La convocazione è scattata in seguito alle loro dichiarazioni durante le trasmissioni televisive. Le indagini intanto continuano e ruotano soprattutto su Sabrina. Nei suoi spostamenti di quel maledetto 26 agosto ci sarebbe un «buco» di circa tre quarti d’ ora. Secondo i tabulati telefonici, il suo cellulare sarebbe stato agganciato dalla «cella» di Nardò, proprio nella zona dove si trova il pozzo in cui è stato recuperato il cadavere. Suo padre Michele invece ha chiesto, attraverso il suo legale, di essere nuovamente ascoltato dai magistrati. L’ intenzione sarebbe quella di voler ritrattare la confessione che riguarda lo stupro. E contro Sabrina ieri si è schierata la mamma di Sarah, Concetta Spagnolo Serrano: «Mio cognato dice la verità, Sabrina no e, secondo me, non la dirà mai».(f.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA.
 

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