Sanremo, il Codacons pronto a chiedere il blocco
- fonte:
- il Roma
Il Codacons è pronto a chiedere il blocco del Festival di Sanremo, ad impugnare al Tar qualsiasi atto che autorizzi la manifestazione canora nella cittadina ligure se non saranno garantite rigorosissime misure di sicurezza per lavoratori e pubblico. «È evidente che, considerata la grave situazione di emergenza del paese, non potrà svolgersi alcun festival se non saranno garantite in modo adeguato la sicurezza e la salute pubblica – afferma il presidente Carlo Rienzi cittadini italiani sono da mesi costretti a limiti e rinunce, non è possibile consentire eccezioni in favore della Rai che rischiano di avere ripercussioni sul fronte dei contagi». ANNUNCIATA UN’ISTANZA AL PREFETTO DI IMPERIA. La gara «potrà quindi svolgersi solo a condizione che la Rai applichi misure stringenti per tutelare la sicurezza non solo di un eventuale pubblico in sala e di migliaia di lavoratori coinvolti nell’evento ma anche di tutti i cittadini residenti a Sanremo, la cui salute sarebbe messa in serio pericolo da assembramenti e folle lungo le strade», aggiunge Rienzi. In tal senso il Codacons annuncia una istanza al Prefetto di Imperia, affinché valuti «con la massima severità le misure e le soluzioni proposte dalla Rai, e si dice pronto ad impugnare al Tar qualsiasi atto che autorizzi il festival in assenza di condizioni adeguate». COLETTA CHIAMATO IN COMMISSIONE DI VIGILANZA. Intanto, il direttore di Raiuno, Stefano Coletta, è stato convocato in commissione Vigilanza Rai martedì prossimo alle ore 20. Fra i temi al centro dell’audizione il recentissimo caso Friedman, anche il capitolo “sicurezza” del Festival di Sanremo, i mancati spazi di approfondimento della rete ammiraglia in casi come quello dell’assalto a Capitol Hill e altre questioni. ALBANO:?« ASPETTINO TEMPI MIGLIORI». «Un bel festival non si può fare con dei protocolli sanitari – afferma Albano Carrisi – Sanremo è sempre stato un momento di grande ilarità e piena partecipazione, sia di pubblico che di artisti. Avendo a che fare con questa pandemia diventa un festival a metà e visto male e allora mi chiedo: non sarebbe meglio aspettare tempi migliori?». ARBORE: «IN SALA BASTERANNO DEI FIGURANTI». «Il festival faccia di necessità virtù. Il pubblico vero non si può avere ma dei figuranti sì e, seppure ridotto, basterà ad Amadeus e Fiorello che sono bravissimi e sapranno inventarsi qualcosa di adatto per giocare comunque». A parlare così è Renzo Arbore. «Che ci sia la kermesse, la musica e il momento divasione! abbiamo bisogno. Mancherà l’assembramento tipico di Sanremo ma il cast musicale, da quello che ho visto dalle scelte musicali di Amadeus, promette bene. Forse sarà davvero l’anno in cui l’attenzione sulla musica sarà predominante sul resto. Non si può fare finta di niente – aggiunge Arbore gli spettatori sanno benissimo che teatri e cinema sono ancora chiusi e che è un festival nato in una pandemia. Ma il festival, con la sua gara di canzoni sarà una boccata d’aria per il pubblico a casa, ancora di più in questo momento pesante tra ritardi dei vaccini e varianti di questo virus ballerino». EMMA DANTE: «SE SI FA SANREMO RIAPRITE I TEATRI». «Se si decide di fare Sanremo con il pubblico, si riaprono i teatri e i cinema. È pacifico», così scrive su Facebook la regista Emma Dante. «Se il Festival di Sanremo apre al pubblico, mobilitiamoci, scendiamo in piazza. È l’appello che lancio al teatro italiano». Così l’attrice e direttrice del teatro Vascello di Roma, Manuela Kustermann, rispondendo alla provocazione di Emma Dante: «Ci sentiamo mortificati, dimenticati dal governo».
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- Tags: Carlo Rienzi, covid, Festival di Sanremo, prefetto di imperia, Rai, salute