24 Gennaio 2020

Sanremo e le indiscrezioni sui cachet: 300 mila euro a Benigni, 140 mila a Georgina Rodriguez

Roma – A rilanciare oggi il tormentone sui cachet di Sanremo, che torna puntuale ogni anno con il festival, è il sito Dagospia che parla di un assegno pronto da 300 mila euro per Roberto Benigni , tra le star più attese di Sanremo 2020, nella serata del 6 febbraio. A quanto si apprende, le trattative sono ancora in corso e comunque un simile compenso – anche se confermato – sarebbe in linea, anzi leggermente ritoccato al ribasso, rispetto alle precedenti apparizioni del premio Oscar all’ Ariston (l’ ultima volta fu nel 2011) e con l’ impegno alla razionalizzazione e al contenimento dei costi. Nelle indiscrezioni – non confermate – di questi giorni si è parlato anche di un cachet di 20-25 mila euro per le signore del festival , di 140 mila euro per Georgina Rodriguez , fidanzata di Cristiano Ronaldo – con cui la trattativa non sarebbe ancora chiusa – e di 50 mila euro per Antonella Clerici . Nel 2019 per Virginia Raffaele la Rai avrebbe sborsato 350mila euro, per Michelle Hunziker l’ anno precedente circa 400mila euro. E in ogni caso le due giornaliste del Tg1, Emma D’ Aquino e Laura Chimenti, non percepiranno compenso. Ilcommenta: «Sui compensi di conduttori e ospiti del prossimo Festival di Sanremo la Rai deve dare spiegazioni ai cittadini, rendendo pubblici i contratti firmati con gli artisti». Il Codacons si dice «pronto a rivolgersi alla Corte dei Conti contro qualsiasi spreco di denaro pubblico». «Le cifre che circolano nelle ultime ore appaiono decisamente esagerate – afferma il Codacons in una nota – Ci chiediamo infatti in base a quale parametro sia stato definito il (presunto) compenso da 140mila per Georgina Rodriguez e quello da 50mila euro per Antonella Clerici, mentre le giornaliste Rai Emma D’ Aquino e Laura Chimenti dovrebbero partecipare a titolo gratuito. Per non parlare dei 300mila euro a Benigni, cifra spropositata se si considera il ridimensionamento dei costi dell’ azienda. I cachet astronomici riconosciuti durante il Festival rappresentano un danno sul fronte erariale, perché la Rai è finanziata dai cittadini che pagano il canone – prosegue l’ associazione – Per tale motivo invitiamo l’ azienda a rendere pubblici i compensi di ospiti e conduttori di Sanremo e valuteremo se presentare un esposto alla Corte dei Conti».

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