SANREMO/ CODACONS SI APPELLA A TAR: ASSURDA CIRCOLARE NICOLAIS
- fonte:
- TM News
Roma, 22 feb. (APCom) – Il Codacons e l`Associazione Utenti Radiotelevisivi presenteranno domani un ricorso urgente al Tar del Lazio contro la circolare odierna del ministro per le Riforme e l`innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, che di fatto elimina il tetto ai compensi per le star della Rai, previsto dall`ultima finanziaria. “Si tratta di una circolare sbagliata – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – la Rai, infatti, non opera sul mercato in regime di libera concorrenza, ma in un regime strettamente regolamentato. Basti pensare che l`azienda si avvale delle entrate milionarie del canone, una sorta di `aiuto di Stato` attraverso una tassa a carico dei possessori dell`apparecchio televisivo“. “Anche i palinsesti Rai – prosegue Rienzi – sono vincolati dal contratto di servizio e devono garantire il pluralismo dell`informazione oltre che programmi di utilità sociale. Vi è poi la Commissione di Vigilanza, al cui controllo è sottoposta la rete di Stato, mentre la nomina degli amministratori è di carattere politico, quindi senza libertà di mercato. Tutti fattori – spiega il presidente Codacons – che incidono sulla concorrenza e che potrebbero determinare alterazioni significative del mercato, ma che il Ministro Nicolais sembra non aver considerato. Per questi motivi la circolare è inaccettabile e verrà impugnata domani al Tar del Lazio, chiedendone la sospensione“. Il Codacons sottolinea inoltre come un intervento in tal senso fosse semmai di competenza dell`Antitrust, e non certo del Ministro per le Riforme e l`innovazione della pubblica amministrazione il quale dovrà rispondere dinanzi la Corte dei Conti qualora questa sua circolare dovesse determinare aumenti del canone. “Chi trarrà vantaggi economici dalla circolare del Ministro avrà poi responsabilità personali – conclude Carlo Rienzi – perché se i maxi-compensisaranno dichiarati illegittimi dai giudici, la legge prevede multe pari a dieci volte la differenza tra il limite massimo del cachet e quello effettivamente pagato“. Per il Codacons, “è doveroso“ che il Dg Cappon “informi di tale eventualità i vari artisti del Festival (Cruz, Baudo, Hunziker, ecc.), mentre è impensabile che la Rai si doti di una assicurazione, come avvenne per il caso Meocci“.
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