Sanità, è allarme per la Calabria: “entro 6 anni mancheranno 1.400 medici”
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fonte:
- Strettoweb.com
la nota del codacons sulla grave situazione della sanità in calabria
” Entro il 2025 mancheranno in Calabria circa 1400 medici a causa della carenza di camici bianchi che interessa tutto il Paese e che peggiorera’ nei prossimi anni in relazione ai pensionamenti che non riusciranno ad essere compensati dalle nuove assunzioni “. Lo afferma in una nota il Codacons che ” richiama gli allarmi lanciati da tutte le organizzazioni del settore, dall’ Anaao all’ Osservatorio Nazionale sulla Salute “, chiedendo un incontro al commissario straordinario della sanita’ calabrese Saverio Cotticelli. ” Anche in Calabria – afferma il Codacons – si sta andando incontro ad un inevitabile futuro peggioramento del servizio sanitario reso all’ utenza, sia in termini quantitativi che qualitativi, a causa della carenza di medici nelle corsie degli ospedali e presso le strutture territoriali. Per affrontare l’ emergenza medici abbiamo deciso di inviare una istanza alla Regione Calabria, chiedendo di accreditare presso il Servizio sanitario gli studi medici privati, al pari di quanto gia’ avviene con le cliniche convenzionate, che devono operare per sopperire alla mancanza di camici bianchi “. Per l’ associazione basterebbe infatti ” apportare le necessarie modifiche alla normativa vigente per consentire a tutti i pazienti di poter accedere in modo il piu’ possibile agevole alle prestazioni di cui necessitano, in particolare attraverso l’ introduzione della possibilita’ di ottenere la prestazione sanitaria presso strutture private non accreditate a fronte del pagamento del ticket sanitario regionale, ovvero in esenzione laddove prevista, al pari di quanto gia’ avviene presso le strutture private accreditate o presso gli enti sanitari pubblici “. Sanità in Calabria, Sapia e Nesci (M5S): “stop a reclutamento avvocati nelle Aziende” ” Con una propria direttiva il commissario alla Sanita’ calabrese, generale Saverio Cotticelli, ha bloccato il reclutamento di avvocati nelle Aziende del Servizio sanitario regionale, deliberato da commissari aziendali nominati dal governatore Mario Oliverio “. Lo annunciano, in una nota, Francesco Sapia e Dalila Nesci , deputati M5S della commissione Sanita’. ” Probabilmente il caos di questo periodo, che precede l’ imminente entrata in vigore del decreto Calabria – proseguono Nesci e Sapia – aveva convinto qualcuno della possibilita’ di approfittare del momento per dispensare regali di fine regime in vista delle elezioni europee e regionali. Nella nostra regione mancano medici, infermieri e Oss a causa dell’ insana politica del governatore Oliverio, che ha mantenuto e premiato responsabili di bilanci aziendali in rosso fisso. Pertanto non e’ ammissibile assumere figure che non servono, peraltro in attesa del blocco del turnover, causato dall’ irresponsabilita’ cronica di Oliverio. Il ministro della Salute, Giulia Grillo, sta lavorando per far ripartire le assunzioni, indispensabili come l’ acqua potabile. Intanto non consente a nessuno di agire fuori delle regole o contro il diritto alla salute”. “L’ iniziativa assunta dal nuova commissario ad acta – sottolineano i due parlamentari – e’ un chiaro segnale di discontinuita’ rispetto alla gestione Scura e la dimostrazione della totale infondatezza delle accuse di connivenza dello stesso Cotticelli con Oliverio. Oltretutto la direttiva in questione prevede che, sulla base del fabbisogno reale e privilegiando il settore dell’ emergenza-urgenza, si rivedano le autorizzazioni a suo tempo concesse da Scura alle singole Aziende. E’ poi in corso l’ assurda procedura di selezione degli aspiranti alle direzioni amministrativa e sanitaria delle Aziende della sanita’ regionale. Nello specifico i colloqui si terranno il 30 aprile per i primi e agli inizi di maggio per i secondi. In poche ore dovranno esserne valutati troppi, e senza che il dipartimento Tutela della salute abbia verificato, come invece impone la legge, la diretta gestione di risorse umane, tecniche e strumentali da parte dei candidati, i quali in piu’ casi, tra l’ altro, hanno utilizzato Pec di strutture pubbliche e non personali, pare senza certificare l’ incompatibilita’ con i membri della commissione valutativa”. “In proposit o – concludono Sapia e Nesci – diffidiamo Oliverio perche’ faccia interrompere l’ anomala procedura. In caso contrario denunceremo all’ autorita’ giudiziaria tutti i responsabili politici e amministrativi del caso “.
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