Sanita’: Codacons, da Cassazione no a prescrizione diritti medici specializzandi
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fonte:
- Adnkronos on line
Roma, 19 mag. – Nessuna prescrizione per i diritti dei medici ammessi alle scuole di specializzazione negli anni accademici 1983/1984 e 1990/1991. Lo ha deciso la Cassazione, intervenendo così sul ‘nodo’ della mancata remunerazione dei medici specializzandi. Plaude alla pronuncia della Suprema Corte il Codacons, che in una nota spiega come la Cassazione abbia riconosciuto, "sulla base anche degli argomenti prospettati dalla stessa Associazione intervenuta nel relativo giudizio, che il termine di prescrizione decennale (già affermato da diverse sentenze emesse nel corso del 2009 e del 2010), è da ritenere decorrente dall’entrata in vigore (27 ottobre 1999), della legge n. 370/99, che stabiliva il diritto alla remunerazione in favore di quei medici destinatari all’epoca di alcune sentenze favorevoli emesse dal Tar Lazio, a metà anni 90". "I giudici hanno anche stabilito l’entità del risarcimento nella misura di 21,5 milioni di vecchie lire per ogni anno di specializzazione, ossia circa 40mila euro per 4 anni oltre interessi. Nello specifico, la sentenza ha affermato espressamente che la prescrizione in materia di mancata remunerazione dei medici specializzati, si compie, in assenza di appositi atti interruttivi, il 27 ottobre 2009". Quindi "tutti coloro che hanno promosso cause o hanno inoltrato, seguendo le indicazioni del Codacons, una raccomandata per interrompere la prescrizione prima di tale data, hanno diritto, in base a tale sentenza, a vedersi riconosciuto il diritto alla remunerazione per gli anni di frequenza alle scuole di specializzazione".
In sostanza, la Corte di Cassazione "ha ritenuto che con tale legge lo Stato – prosegue il Codacons – ha manifestato in modo definitivo la volontà di non voler adempiere all’attuazione della direttiva che prevedeva l’obbligo di remunerazione dei medici specializzandi, e che da tale momento pertanto inizia a decorrere il termine decennale di prescrizione". Tale sentenza "poi riconosce, per taluni casi di omesso recepimento di direttive comunitarie, che la prescrizione non decorre sino a quando lo Stato rimane inadempiente all’obbligo di recepirle nell’ordinamento italiano. E su questa base – aggiunge l’Associazione – si potrà lavorare per ottenere dei risultati anche per coloro i quali non hanno interrotto la prescrizione, non avendo proposto la causa prima di tale data, ovvero non avendo inviato apposita lettera raccomandata con cui si richiedeva la remunerazione in questione". Pertanto il Codacons "ha deciso di diffidare oggi il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e la presidenza del Consiglio dei ministri affinché diano esecuzione spontanea alla sentenza per ragioni di equità a favore anche di coloro che non hanno fatto ricorso". L’associazione, intanto, organizza nuove azioni collettive a tutela dei medici specializzati, che per saperne di più potranno visitare il sito dell’associazione ‘www.codacons.it’ , dove troveranno un apposito spazio a essi riservato, con ogni informazione e delucidazione necessaria sulla vicenda in questione, e su come aderire a tali azioni legali.
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