16 Luglio 2010

SALUTE. Occhiali 3D, Codacons: cinema dovranno attivare circolare del Ministero

L’esplosione del "caso" degli occhiali in 3D era scaturito dall’arrivo nella sale cinematografiche dei film in tecnologia tridimensionale. Fanno male agli occhi? Questo l’interrogativo che nei mesi scorsi ha portato all’intervento dei Nas, alle denunce del Codacons, al parere del Consiglio Superiore di Sanità. Arriva ora un punto fermo: le sale cinematografiche dovranno sconsigliare l’uso degli occhiali in 3D ai minori di sei anni, dotarsi di occhiali monouso e informare gli spettatori sui rischi legati alla visione con gli occhiali per il tridimensionale.

È quanto annunciato dal Codacons: "La Terza Sezione Quater del Tar del Lazio – informa – ha dato ragione all’associazione e ha ordinato agli esercenti cinematografici di dare esecuzione immediata alla circolare del Ministero della Salute, redatta sulla base del famoso parere fornito dal Consiglio Superiore di Sanità proprio su richiesta del Codacons. Con l’ordinanza depositata (Presidente Mario Di Giuseppe, Relatore Carlo Taglienti) il Tribunale Amministrativo ha rigettato le richieste degli esercenti cinematografici, ordinando di dare esecuzione alla circolare ministeriale che impone alle sale di sconsigliare ai minori di anni 6 la visione in 3D, dotarsi esclusivamente di occhiali monouso e informare gli spettatori circa i rischi legati alla visione dei film con occhiali 3D". Il prossimo 2 settembre, invece, il Tar si pronuncerà sulla richiesta dell’associazione di estendere le cautele fino ai 14 anni e di stabilire quale sia la durata massima della visione in 3D oltre la quale è necessario un intervallo.

Il Codacons annuncia che farà un monitoraggio in tutta Italia "per verificare quei cinema che non rispettano le disposizioni del Ministero della Salute e che quindi saranno oggetto di denuncia per inosservanza delle leggi – ha detto il presidente Carlo Rienzi – Intanto stiamo predisponendo un esposto all’Ordine dei Medici contro la Soi (Società Oftalmologica Italiana) la quale, nonostante il parere del CSS, continua a sostenere l’assenza di rischi legati alla visione di film con occhiali 3D".

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