«Il volume è troppo alto». In discoteca il limite di 95 decibel accontenta solo i giovani, la loro esigenza di avere «una musica da sballo». Ma non proteggerebbe la loro salute. Il Codacons ha lanciato un appello al ministero della Sanità: bisogna intervenire. Ma l?intervento, secondo il Codacons, ha possibilità di riuscita solo se si abbassano i valori limite delle sorgenti di rumore per i luoghi di pubblico spettacolo e per i pubblici esercizi. A sostegno di questa tesi, il presidente Marco Maria Donzelli cita il libro verde dell?Unione europea: in una nota si legge che i decibel sparati in eccesso, oltre ai disturbi del sonno, possono avere anche effetti psicofisici. Seconda fonte citata: l?Oms. L?organizzazione mondiale della sanità ha suggerito limiti molto più severi di quelli italiani: 90 decibel per le discoteche e 100 per i concerti dal vivo. L?accusa intorno a cui ruota la denuncia del Codacons è che i limiti italiani non considerano che i traumi da rumore non dipendono solo dal livello di intensità del suono, ma anche dalla durata dell?emissione.

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