Salta il piano vaccini di Arcuri Zaia vuole denunciare la Pfizer
- fonte:
- Libero
ALESSANDRO GONZATO â- Ieri Pfizer ha spedito in Italia un sesto dei vaccini pattuiti: 54 mila su 295. E ritardi nelle consegne, ha annunciato il commissario Domenico Arcuri, ci saranno anche la prossima settimana. La somministrazione sta subendo gravi ritardi e lo stesso Arcuri annuncia «nei prossimi giorni» un’azione legale contro Pfizer. «Dobbiamo usare tutte le armi possibili», aggiunge il ministro della Salute, Roberto Speranza. In molte regioni le fiale scarseggiano. La Sardegna ha annunciato che posticiperà l’immunizzazione degli ultraottantenni. In Lombardia sono state inviate 18 mila dosi su 70. Il Veneto ha subito una contrazione del 54%. I governatori sono infuriati. «Sono a rischio le secondi dosi», accusa Giovanni Toti (Liguria). Cresce il sospetto che la multinazionale americana stia dirottando i vaccini concordati con l’Europa negli Stati Uniti e nei Paesi Arabi, questioni geopolitiche ed economiche, trattandosi di pagatori migliori rispetto al vecchio continente. L’unico Paese dell’Ue al riparo dal blocco delle consegne è la Germania, che già da tempo ha concordato privatamente con Pfizer – forse consapevole di ciò che sarebbe successo – 30 milioni di dosi supplementari. presidenti di Regione, in videocollegamento, in serata hanno chiesto chiarezza al commissario all’emergenza Domenico Arcuri, al ministro della Salute Roberto Speranza e al collega alle Autonomie Francesco Boccia. Luca Zaia ha definito i ritardi delle forniture «vergognosi». Il governatore leghista, il quale da due settimane spinge perché le regioni con più scorte ferme in magazzino, quindi le più lente, cedano a quelle più veloci le fiale in eccesso nell’ottica di un’accelerazione nazionale della profilassi, ha incaricato l’avvocatura di verificare se c’è il margine di tutelare legalmente i veneti. RIVEDERE TUTTO Tutto dipende dal contratto sottoscritto da Arcuri con Pfizer. Anche il Codacons pretende che venga reso pubblico: cittadini hanno diritto alla massima trasparenza». meno di 20 giorni dall’inizio della campagna vaccinale, il governo è stato costretto a rimettere mano al piano: in serata l’annuncio che si procede a rivedere la distribuzione delle dosi, rimodulando le consegne in modo che nessuna regione ne resti senza e possa procedere con i richiami. Una decisione necessaria visto che la Pfizer non ha dato alcuna garanzia che dalla settimana prossima si torni alla normalità. livello nazionale è infatti slittata la consegna del 29% delle fiale e ciò sta rallentando il lavoro di 14 regioni. ritardi proseguiranno almeno fino a lunedì, ma non v’è certezza di come si ripartirà l’indomani D’altronde non è dato sapere nulla dell’accordo tra Arcuri e l’Ue Di certo ci sono solo due cose: l’inadeguatezza dell’uomo di Giuseppe Conte e che Bruxelles ci prende per i fondelli. «La vaccinazione», ha dichiarato il commissario Ursula von der Leyen, «è essenziale per uscire dalla crisi, e per questo ora dobbiamo accelerare le consegne. Il nostro obiettivo», ha continuato, «è quello di im- entro l’estate il 70% della nostra popolazione adulta. Tuttavia», ha tenuto a puntualizzare, «porremo fine alla pandemia solo quando tutti nel mondo avranno accesso ai vaccini». Sarebbe già un inizio se la von der Leyen pensasse agli Stati di sua competenza. Ma il suo vice, Margaritis Schoinas, ha addirittura rilanciato: marzo l’Europa dovrebbe avere a disposizione un numero mpressionante di dosi. Non appena abbiamo saputo dei ritardi di Pifzer ci siamo messi in contatto coi ministri della Salute e abbiamo convocato la riunione del Comitato guida. Lavoriamo in modo costante per sostenere la produzione delle dosi nell’Ue Penso che se tutto andrà bene avremo la capacità di raggiungere gli obiettivi». In Italia, di sicuro, non sta
- Sezioni:
- Rassegna Stampa
- Aree Tematiche:
- SANITA'