22 Ottobre 2021

«Salerno, irregolarità nelle urne», ingorgo di denunce alla Procura

La parola che a Salerno fino a qualche giorno fa qualcuno pronunciava a mezza bocca temendo di invelenire ulteriormente un clima che in città si è fatto negli ultimi giorni molto teso, a causa degli esiti dell’inchiesta giudiziaria sulle cooperative sociali, ora sta esplodendo in tutta la sua virulenza. Irregolarità. Perché più avanti va il lavoro di verifica dei verbali delle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre scorso e più emergono incongruenze e anomalie nell’espressione del voto. Tant’è che da più parti si intensificano le iniziative volte a fare piena luce. Insomma, i voti non tornano. Il primo ad interrogare la Procura di Salerno con un esposto è stato il senatore pentastellato Andrea Cioffi che ha denunciato alcuni casi di verbali falsi o alterati. In particolare, Cioffi fa riferimento a quanto pubblicato dal Quotidiano del Sud in merito ai «circa 400 voti in più rispetto al numero di elettori» certificati dal seggio centrale per la verifica dei voti. Un’evidente, preoccupante discrasia che si sarebbe verificata in trenta sezioni sulle 152 del capoluogo salernitano e che ha messo in allarme anche il senatore Antonio Iannone di Fratelli d’Italia che ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. «È uno scenario di brogli veramente inquietante – scrive Iannone – che si sarebbe consumato in particolare nei seggi più periferici delle zone collinari di Salerno». «È doveroso – conclude – che il ministro faccia piena luce considerando anche le pesanti ombre giudiziarie che gravano sul voto nella città di Salerno».

«Numerose incongruità»

«Numerose incongruità nonché differenze non marginali rispetto ai dati diffusi in data 5 ottobre dall’Ufficio Elettorale del Comune di Salerno» sono state rilevate anche da alcuni candidati e attivisti della coalizione che fa capo a Elisabetta Barone sindaco (Ragosta, Mati, Gallo, De Martino ed altri) che a loro volta hanno presentato un esposto indirizzato alla Commissione elettorale centrale del Comune di Salerno, alla Corte di Appello di Salerno, al Prefetto e alla Procura della Repubblica. Il dato più significativo che viene fuori dal riconteggio e che i denuncianti espongono, a titolo di esemplificazione, sono «i circa 300 voti in meno al candidato Vincenzo Napoli, (sindaco riconfermato la cui elezione non è messa in discussione, ndr), i circa 200 voti in più alla candidata Elisabetta Barone e i circa 60 voti in più al candidato Michele Sarno». «Appare fuori dall’ordinario – è scritto inoltre nell’esposto – anche l’eccessivo numero di schede annullate (2.048) che hanno riguardato in massima parte le sezioni i cui presidenti e scrutatori sono stati nominati in sostituzione degli assenti e in tutta urgenza sabato 2 ottobre tant’è che i seggi sono stati costituiti ben oltre le ore 17 anzichè alle ore 16».

La costituzione dei seggi

Non solo, in una sezione, la n.97, le preferenze non risultano addirittura attribuite. «Alla data del 19 ottobre – prosegue la denuncia – dal riconteggio delle prime 38 sezioni sulle 152 da valutare, sono già emerse alcune differenze di attribuzioni che diverranno senz’altro signifi-cative, al limite dell’irregolarità se non della illiceità, allorquando si tratterà di riconteggiare le preferenze nelle sezioni dove sono emersi più voti che votanti». Tanto basta per chiedere più celerità nelle operazioni alla Commissione Elettorale Centrale, la verifica della congruità dei dati relativi alle preferenze dei singoli candidati alla Corte di Appello e una commissione di accesso per la piena conoscibilità e trasparenza dell’attività della P.A. al prefetto. Infine la Procura è investita di valutare e verificare eventuali profili di reato. Infine il Codacons. L’avvocato Matteo Marchetti ha messo a disposizione l’associazione per raccogliere le segnalazioni di cittadini che denunciano la «mancanza della propria preferenza nel seggio in cui hanno votato, pur essendo convinti di aver votato bene». Il fenomeno non è affatto circoscritto tant’è che è lo stesso Marchetti, candidato in una delle liste a supporto di Antonio Cammarota sindaco, a denunciare che sono scomparsi «15-20 voti certi». «Se i cittadini, dopo aver controllato sul link delle elezioni nel Comune di Salerno non trovano il proprio voto, ci contattino e provvederemo ad inoltrare la denuncia alla Procura della Repubblica».

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