2 Gennaio 2010

Saldi sicuri, i consigli per non sbagliare

DA LAREPUBBLICA.IT

Partono i saldi, e arrivano i consigli delle associazioni dei consumatori per gestire al meglio gli acquisti ed evitare brutte sorpresa. In vista del via alle vendite di fine stagione, il Codacons propone il suo decalogo per le spese in saldo: 1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’ articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. 2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce "Saldò deve essere l’ avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. 3. Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. 4. Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante 5. Diffidate degli sconti superiori al 50% : spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. 6. Negozi di fiducia. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità. 7. Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto "in modo chiaro e ben leggibile". La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova". Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce. 8. Prova dei capi : non c’ è l’ obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati. 9. Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’ adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. 10. Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure all’ Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.
 

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