4 Gennaio 2011

Saldi, prezzi in picchiata

 Ma i "furbetti" degli sms hanno cominciato prima

ROMA. Saldi selvaggi, prezzi in picchiata, sconti da capogiro e taglie disponibili. I commercianti delusi dalle vendite natalizie se ne sono infischiati degli accordi con la grande distribuzione, accordi che hanno scandito il calendario dei saldi nelle varie regioni, e subito dopo Natale hanno dato il via a sconti sottobanco. A tutto vantaggio, per una volta, dei consumatori che si trovano davanti stock di capi invenduti e misure a bizzeffe. «Gentile cliente, la aspettiamo nel nostro punto vendita per mostrarle in anteprima la collezione». Il sibillino testo di sms e cartoline è un fac-simile dei tanti inviti che negozianti di abbigliamento e calzature hanno mandato alla loro clientela fidata prima della fine del 2010. I messaggi più soft non contenevano la parola "sconto" men che meno quella "saldo", ma il senso è chiaro, soprattutto alla cassa dove la commessa di turno applica un ribasso del 20-30 per cento, a seconda delle indicazioni del marchio o del titolare dell’ esercizio commerciale. La settimana di pre-saldi riservata alla clientela devota è un classico contro cui gli "ispettori" in borghese sguinzagliati da Codacons e associazioni varie possono ben poco. Soprattutto se con le "promozioni" si cerca di recuperare sugli incassi magri del Natale. I saldi e la crisi. In tempi di crisi economica gli italiani non rinunciano a spendere per cibo e regali elettronici rimandando così alla stagione dei saldi il rinnovo del guardaroba. E’ sull’ abbigliamento e gli accessori infatti, che si concentreranno gli acquisti post natalizi. Il settore della moda è quello che più sembra risentire della crisi al punto da anticipare qualsiasi data stabilita per le promozioni. I primi saldi sono iniziati il 2 gennaio (in Sicilia, Campania, Basilicata e Calabria), ma città come Roma e Milano non hanno certo aspettato il turno previsto (cioè il giorno della Befana) per dare il via agli sconti, già praticati nei negozi dello shopping, da via Cola di Rienzo a via del Corso fino alla lussuosa via Condotti. Abbigliamento, affari in vista. Che siate affetti o no da shopping ossessivo-compulsivo, i saldi del 2011 si aprono con un’ ampia offerta di prodotti grazie agli stock rimasti invenduti. Questo vuol dire avere più probabilità di trovare il capospalla o la scarpa prediletta della taglia o misura giusta. E l’ affare vale doppio perché gli sconti medi passano dal 20 al 30-40 per cento, con punte del 50 anche in molti negozi fashion. Cosa si compra di più. Stivali, impermeabili, cappotti, vestiti, borse e cinture: sono i capi e gli accessori moda più richiesti, quelli che vengono esauriti prima. L’ effetto crisi produce anche un’ attenzione verso gli acquisti: meno capi ma di qualità migliore e, quindi, destinati a durare di più di quelli comprati a poco prezzo. Le spese degli italiani ricadranno anche sull’ abbigliamento sportivo da sci, visto che l’ inizio dell’ anno è la stagione delle settimane bianche. Saldi ragionati, cosa comprare prima. Anche se le previsioni danno i negozi ben forniti di prodotti, è bene fare un punto di situazione su cosa acquistare prima di qualsiasi altro capo. La lingerie e l’ intimo ad esempio, andrebbero comprati per primi. Un completino che non sia della misura giusta di seno non è pensabile, quindi se ne avete puntato uno andate a prenderlo subito. Stesso discorso vale per stivali e scarpe in genere, specie per le misure intermedie. Anche giacche, cappotti e capispalla vanno comprati nei primi giorni di saldi. Mentre jeans, pantaloni, maglie e camicie possono essere lasciati in coda. Sul fronte accessori invece, occhio alle borse: se avete visto quella della vostra vita andate a comprarla immediatamente. Vademecum per «saldisti». Non prendere una fregatura è uno degli obiettivi da porsi quando ci si lancia nelle compere a saldo. Da ricordare: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda; il negoziante ha l’ obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale; le carte di credito devono essere accettate anche durante i saldi qualora sia esposto nel punto vendita l’ adesivo con la relativa convenzione; cambiare il capo dopo l’ acquisto è d’ obbligo se risulta difettoso e, in questo caso, il negoziante deve sostituire il capo o rimborsare il cliente, anche con un buono. Buono shopping a tutti. A Potenza, Catanzaro, Palermo, Napoli e Trieste i saldi sono già partiti Il 6 gennaio al via in quasi tutta Italia Il 7 tocca a Campobasso, l’ 8 a Bolzano e Cagliari, il 10 ad Aosta I commercianti sono ottimisti, le associazioni consumatori prevedono invece un calo negli acquisti del 12% © RIPRODUZIONE RISERVATA.
 

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