Saldi, presenze record Presi d’ assalto outlet e centri centri commerciali
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fonte:
- Corriere del Mezzogiorno
NAPOLI- Strade affollate ancor più che nei giorni degli acquisti natalizi ieri a Napoli, per il secondo giorno dei saldi. In via Toledo, sciamano sin dalle prime ore della mattina migliaia di persone. Stessa situazione in via Chiaia, in via dei Mille ed al Vomero. Ci si ferma, si scrutano le vetrine, qualcuno entra. Scarpe, borse, vestiti le merci più ricercate. Lunghe file davanti ai negozi che vendono capi firmati. In media, gli sconti si attestano sul 40-50%rispetto al prezzo originario. La caccia all’ affare, però, fa conti con la limitata disponibilità economica delle famiglie, all’ indomani delle festività e nel pieno di una crisi economica che svuota le tasche. «I clienti entrano, guardano, ma poi non comprano» , dice per esempio all’ Ansa un commerciante di via Toledo. Un altro aggiunge: Non resta che aspettare il 6 gennaio, nella speranza che la Befana porti in dono qualche incasso più consistente» . Tra i clienti, si diceva, molta circospezione e tanta prudenza. «Sto solo dando un’ occhiata» , conferma Francesco S., di 61 anni, «poi però aspetto qualche giorno, magari la prossima settimana o anche di più. Così i prezzi continueranno a scendere» . Chi acquista, pondera bene la scelta, prima di mettere mano al portafoglio. Il Codacons suggerisce alcune pratiche regole di comportamento per evitare truffe. Eccone alcune. Conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Evitare quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono riempiti dei più svariati articoli. Non fermarsi mai alla prima vetrina che propone sconti, ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi commerciali. Diffidare degli sconti superiori al 50%, perché spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia. «Come tutti gli anni» , dice Carolina M., 49 anni, a caccia di occasioni, «nei negozi, appena scattano i saldi ricompaiono capi vecchi. Bisogna stare molto attenti ed essere sicuri che quelli che applicano siano sconti veri» . Per legge, i commercianti devono esporre il prezzo intero, la percentuale di sconto e costo finale. «Serve però – sostiene Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania- una maggiore visibilità di questi dati» . Proprio Confesercenti sostiene che sia un errore far partire i saldi il 2 gennaio: «E’ una data troppo vicina al Natale e al Capodanno. Chi non aveva la possibilità di spendere prima delle feste, non l’ ha neppure adesso» . La proposta dell’ associazione è di fissare la data di avvio dei saldi di fine stagione «il più lontano possibile dai momenti clou, come le festività natalizie, in modo da non penalizzare gli incassi che tradizionalmente erano realizzati in quel periodo» . Nelle altre grandi città, peraltro, da Roma a Milano, fino a Torino, la stagione delle vendite sotto costo parte quest’ anno solo qualche giorno più tardi che a Napoli: il 6 gennaio. stessa data d’ inizio a Genova a Bari. Tornando a Napoli, in via Duomo, una delle strade dello shopping, i commercianti protestano contro il nuovo dispositivo del traffico a senso unico che è stato varato dal Comune. «Questo sistema è senza senso» , recitano i cartelli affissi sulle vetrine. Proprio in via Duomo, il 31 dicembre, hanno chiuso i battenti altri tre storici punti vendita. Se a Napoli i commercianti lamentano un andamento degli acquisti tutt’ altro che entusiasmante, dai grandi centri commerciali arrivano squilli trionfalistici. A Marcianise, per esempio, La Reggia Designer Outl e t , del McArthurGlen Group, fornisce cifre estremamente positive: «Nel primo giorno dei saldi oltre 25.000 visitatori, per un fatturato da un milione e mezzo di euro» . Dal Vulcano Buono fanno sapere che nel primo giorno di saldi hanno registrato il record d’ ingressi: 71.990 presenze. Fabrizio Geremicca © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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