Saldi al via, prezzi tagliati per 60 giorni

Da giovedì fino al 6 marzo a caccia di affari. Ma alcuni capi sono andati esauriti da tempo

Giovedì partono i saldi. A Como, come a Milano e nel resto della Lombardia, è il momento di approfittare di sconti che oscilleranno tra il 20 e il 70 per cento, con il taglio netto del 50 nella maggior parte dei casi. C’è chi non ha messo mano al portafogli aspettando proprio questa data. Chi è corso in Svizzera dove i saldi sono partiti prima. E chi invece non ha resistito ma sa già che resta molto altro da comperare. Sta di fatto che, come successo ieri nei negozi del sud, ci sarà la consueta ressa nei negozi. Anche se il Codacons stima che ci sarà comunque un calo dei consumi. In realtà, come ha annotato il presidente di Confcommercio Giansilvio Primavesi, i comaschi sono comunque abbastanza ricchi da potersi permettere di comperare il capo importante a inizio stagione.
E infatti a novembre c’è stata la ripresina, quell’impennata di vendite che faceva ben sperare nella ripresa vera e propria dei consumi. Il problema è che lo scorso anno, nel medesimo periodo, i consumi erano crollati, quindi bastava anche poco, quest’anno perché si risollevassero. Poi, però, a dicembre i comaschi hanno sterzato. Hanno frenato sugli acquisti importanti e si sono concentrati sui piccoli regali, cose carine e nuove, ma che costassero poco.
È questo, quindi, il momento degli acquisti grossi. Delle borse e degli stivali per le signore. Dei giacconi e delle scarpe per gli uomini. Da quando c’è la crisi, però, la prima regola per i negozianti è; non fare magazzino. Altrimenti si rischia di trovarsi con montagne di invenduto. Quindi il rischio è di non trovare più l’oggetto dei propri desideri. La crisi, invece, non ha influito invece sui beni cult. Le Timberland, per esempio, sono praticamente introvabili ovunque. Magari ne sopravvive qualche modello in vetrina, ma trovarne del proprio numero è impresa ardua. I negozianti sono comunque contenti del fatto che la Regione abbia fissato i saldi a partire dal 6 e non dal 2 di gennaio. Ma c’era chi, tra i clienti, li avrebbe graditi anche già a partire dall’altro ieri.

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