Saldi al via il 2 gennaio, scacco matto alla crisi
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fonte:
- Varese news
Tutto pronto per i saldi d?inverno. Il 2 gennaio, in Lombardia, secondo il calendario stabilito dalla Regione, i negozi spalancheranno le porte ai clienti in cerca d?affari. Il Codacons, però, annuncia un flop. Secondo l’associazione a difesa dei consumatori, gli sconti invernali faranno registrare riduzioni degli acquisti comprese tra il 10 e il 20% specie nelle grandi città. I motivi per cui i saldi potrebbero fallire sono diversi, sostiene il presidente Codacons Carlo Rienzi: prima di tutto l’eccessiva vicinanza alle festività natalizie che hanno già svuotato il portafogli degli italiani, poi i prezzi troppo alti specie nel settore dell’ abbigliamento e delle calzature. Insomma, il budget che le famiglie italiane riservano ai saldi è sempre più “eroso” da rincari, rate, mutui e bollette e dal clima di sfiducia dovuto alla crisi economica. Dal punto di vista dei commercianti, invece, c?è tensione legata alla scelta della data d?inizio dei saldi. Malgrado le richieste avanzate da Confcommercio Lombardia e anche dal presidente di Ascom Giorgio Angelucci, la Regione ha confermato la data indicata da tempo, non accogliendo i suggerimenti di buona parte della categoria che chiedeva un posticipo della data d’inizio dei saldi. In tutta la Lombardia i saldi invernali avranno quindi inizio, come si diceva, il primo sabato di gennaio e proseguiranno per i 60 giorni successivi: esattamente da sabato 2 gennaio a mercoledì 3 marzo 2010. “Prendiamo atto di quanto deciso dalla Regione Lombardia, ma eravamo e restiamo convinti – ha affermato Renato Borghi, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia-Imprese per l?Italia – che posticiparne l?inizio a martedì 5 sarebbe stato un importante segnale d?attenzione per i negozianti titolari di ditte individuali e tutti i loro collaboratori che, di fatto, saranno sottoposti alla fatica di oltre 40 giorni ininterrotti di lavoro tra il lungo ed estremamente impegnativo periodo dello shopping natalizio e l?inizio dei saldi”. “Per i negozi – continua Borghi – gestire contestualmente inventari, cambi dei prodotti venduti nel periodo natalizio, allestimento dei reparti di vendita e vetrine con doppi prezzi, sarà un problema in più e molto complicato”. Comunque sia, indietro non si torna e il 2 gennaio alcuni negozi, non tutti, dovranno prepararsi all’assalto dei clienti. Per finire, quindi, ecco un “piccolo ripasso” sulle regole che i commercianti devono rispettare durante il periodo delle svendite stagionali: 1) esporre accanto al prodotto il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso (è invece facoltativa l?indicazione del prezzo di vendita scontata o ribassata); 2) fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che anche graficamente non devono essere presentate in modo ingannevole) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Inoltre i prodotti in saldo devono essere separati da quelli posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli). Se il prodotto dovesse risultare difettoso, il consumatore potrà richiedere la sostituzione o il rimborso dietro presentazione dello scontrino, che occorre, quindi, conservare
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