20 Febbraio 2003

SALA CONSILINA- CONTRO LA POLITICA TARIFFARIA SCENDE IN CAMPO IL CODACONS

SALA CONSILINA- CONTRO LA POLITICA TARIFFARIA SCENDE IN CAMPO IL CODACONS

«Bonifica: gabella inutile, rimborsateci»

Ricorsi al Consorzio: tassa imposta a contribuenti che non sono piĂą agricoltori


Le tasse, si sa, nessuno le vuole pagare. A maggior ragione quando il contribuente ritiene che esse non siano dovute. E` il caso dei tributi fondiari che il Consorzio di Bonifica integrale del Vallo di Diano, con sede a Sala Consilina in via Mezzacapo, impone anche per le aree da anni non più catalogate come agricole ma entrate a far parte della cinta urbana. Si tratta, peraltro, di aree che hanno subìto radicali trasformazioni rispetto alle loro originarie connotazioni rurali e che, non a caso, nei piani regolatori comunali compaiono come zone residenziali. Difatti, là dove in precedenza, facevano bella mostra di sé orti e frutteti, ora sorgono civili abitazioni ed esercizi commerciali i cui proprietari pagano, ai rispettivi comuni di appartenenza, Ici e tributi vari, così come previsto appunto per le aree urbanizzate.
Intanto al Consorzio sono state inoltrate numerose richieste di cancellazione dei tributi e di rimborso delle somme già versate. E molti contribuenti, in particolare quelli residenti nei comuni di Buonabitacolo, Padula e Sassano (dove il fenomeno di urbanizzazione delle zone agricole ha avuto negli ultimi anni la maggiore concentrazione) hanno chiesto l`intervento del Codacons di Sala Consilina di cui è responsabile Roberto De Luca, protagonista già di altre battaglie a favore dei cittadini del Vallo di Diano. De Luca ha immediatamente investito della questione l`avvocato Antonio Santarsiere dell`ufficio legale dell`associazione dei consumatori.
Alle richieste individuali di cancellazione dei ruoli e di rimborso dei tributi si aggiunge adesso quella, sicuramente più autorevole, del Codacons e c`è quindi da sperare che la questione trovi al più presto la giusta soluzione.
Fra l`altro, sottolineano in molti, si tratta di una situazione che si protrae da almeno una decina di anni. In passato il Consorzio ha certamente operato per la bonifica di quelle aree. Ma ora, proprio per il cambiamento d`uso dei terreni, la sua attività è cessata. E al suo posto operano i comuni, a favore dei quali non a caso i contribuenti versano le tasse per i servizi che ne ricevono. Ma al Consorzio cosa dicono? Il direttore tecnico, ingegnere Mariano Alliegro, fa sapere che all`ente sono effettivamente pervenute richieste di rimborso e di cancellazione di tributi fondiari. Di tali richieste alcune sono state già vagliate ed accolte. Altre sono ancora sotto esame.

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