Sai: «Offerte in regola»
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fonte:
- La Gazzetta del Mezzogiorno
Su Fondiaria continua lo scontro con Montedison
MILANO – Tra Sai e Montedison è ancora muro contro muro. Il Consiglio di amministrazione della società assicurativa, durato circa un`ora a conferma dell`unanimità di vedute, ha ribattuto con fermezza allo stop imposto da Montedison la sera precedente: ha giudicato «autonome» le offerte per la quota Fondiaria detenuta da Montedison, avanzate da Jp Morgan, Interbanca e Francesco Micheli, e le ha ritenute «perfettamente rispondenti alle richieste».
La disputa verte sulla lettera del tre gennaio scorso: in essa Montedison specificava di poter recedere dall`accordo con il quale cedeva a Toro la propria partecipazione in Fondiaria «nel caso in cui, entro trenta giorni (ossia entro il 3 febbraio n.d.r.)» Sai avesse procurato «un compratore al prezzo di 9,5 euro per azione previsto dal contratto tra Montedison e Sai del primo luglio 2001».
I compratori sono però tre. Gli stuoli di legali scesi in campo a fianco di ciascuno dei due schieramenti si fronteggeranno anche su questo aspetto. Ma, dal momento che sul piatto c`è anche la sostanziosa caparra da poco più di 258 milioni di euro, pari a 500 miliardi di lire tondi tondi, della quale Sai ha chiesto la restituzione e che, per il momento, è ancora nelle casse di Montedison, il Cda della Sai «si è riservato di dare impulso a ulteriori iniziative a tutela dei diritti della società e di tutti i suoi soci».
Pronosticare il modo in cui finirà la vicenda è arduo: molti sono gli intrecci che rendono l`attuale situazione un vero garbuglio. Dopo i chiarimenti già richiesti, la Consob può poco: se Sai e alleati restassero sotto il 30 per cento, non ci sarebbe alcun obbligo di lanciare un`offerta pubblica di acquisto. E Sai ha per ora disinnescato questa mina. E l`Isvap, l`istituto che vigila sul settore assicurativo, ha per ora detto di non dover intervenire: poiché nessuno degli acquirenti ha acquisito una quota superiore al dieci per cento, non c`è obbligo di comunicazione all`Isvap. Però è emersa la natura degli accordi tra Sai e i tre acquirenti, che conferiscono a Sai il diritto di comprare tutte le loro quote di Fondiaria.
Anche ieri quattro associazioni dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) hanno invitato l`Isvap a «non farsi intimidire». Dal canto loro, il presidente della Fiat Paolo Fresco e l`amministratore delegato Paolo Cantarella hanno glissato sull`argomento, preferendo parlare solo della nuova Ferrari.
La linea di Fiat sembra chiara: nella sua strategia di divenire una sorta di General Electric europea, se potrà esservi un accordo sulla vicenda Fondiaria, sarà valutato positivamente. In caso contrario, a Montedison, e dunque in parte a Fiat che di fatto la controlla tramite Italenergia, resterebbe una ricchissima plusvalenza. Tanto, il boccone prelibato del settore assicurativo resta in ogni caso Generali.
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