A Modena e in tutta l’ Emilia-Romagna i saldi partono sabato prossimo, 4 gennaio, e termineranno sessanta giorni dopo dando “un’ ampia offerta e sconti interessanti”. Che qualcuno ha voluto anticipare: in centro tanti negozi da giorni hanno esposti cartelli che pubblicizzano ribassi “da fine stagione”. Se per le associazioni di categoria dei commercianti questi saldi sono la speranza “per una positiva stagione che potrebbe anche rappresentare il tanto atteso segnale di inversione di tendenza”, per le associazioni dei consumatori le prospettive non sono così rosee. La crisi continua a mordere, le famiglie sono al verde e tanti non potranno permettersi lo shopping. Per Federconsumatori il numero delle famiglie che si dichiarano propense ad acquistare a saldo sarà pari ad appena il 36%-37%, ossia circa 8,9 milioni nuclei in totale. Vi sarà, inoltre, una forte diminuzione della spesa per i saldi, pari all’ 11,3%, rispetto allo scorso anno quando vi era già stata una contrazione del 18,8%. La spesa media sostenuta dai pochi che approfitteranno dei saldi – prosegue Federconsumatori – sarà di 194 euro a famiglia, per una spesa complessiva di appena 1,73 miliardi di euro. «Un andamento estremamente negativo che sottolinea, ancora una volta, la necessità di agire urgentemente per un rilancio del potere di acquisto delle famiglie e dell’ intera economia, avviando una nuova fase di sviluppo per il Paese che punti sulla detassazione per le famiglie a reddito fisso e sulla ripresa degli investimenti per la ricerca e l’ innovazione». Previsioni nere per i saldi invernali anche da parte del Codacons. Per l’ associazione dei consumatori, solo il 35% delle famiglie prevede di fare qualche acquisto durante gli sconti (contro il 40% dei saldi invernali 2013), mentre le vendite sul territorio in regime di saldi segneranno una riduzione media del 12,5% rispetto ai precedenti saldi invernali, e raggiungeranno anche punte di un -30% nel Mezzogiorno. Per il Codacons la spesa media delle famiglie non supererà i 200 euro. “Tutti gli indicatori economici ci dicono che le famiglie hanno drasticamente tagliato i consumi addirittura nel settore alimentare, e rinunciano del tutto ai beni non indispensabili. I saldi diventano quindi sempre più un lusso per ricchi e non a caso gli unici negozi che nonostante la crisi registrano vendite positive sono le boutique d’ alta moda”.
 

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