14 Dicembre 2017

Ryanair nel mirino, Garante: minacce anticostituzionali

 

Il Governo e le istituzioni italiane sono sul piede di guerra contro Ryanair: le lettere con cui la low cost irlandese ha minacciato i piloti, invitandoli ad astenersi dallo sciopero di venerdì 15, pena la perdita di benefit economici, sollevano una condanna unanime. E i sindacati, che da tempo denunciano questa “arroganza”, chiedono la convocazione di un tavolo per trovare una soluzione. Duro il commento del Garante degli scioperi: “la dichiarazione dei vertici di Ryanair – avverte Giuseppe Santoro Passarelli – appare non conforme ai principi del nostro ordinamento, nel quali lo sciopero, se esercitato legittimamente, è considerato un diritto costituzionale”. Un atteggiamento, quello di Ryanair, purtroppo già ben noto ai sindacati. “La lettera conferma ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, con quale arroganza e spregiudicatezza la compagnia irlandese continua ad operare nei confronti dei propri lavoratori”, osserva Fiorentino della Fit-Cisl, che conferma le quattro ore di sciopero (dalle 13 alle 17) previste per domani, venerdì 14 dicembre. L’ Anpac, l’ altra sigla ad aver proclamato lo stop, avverte che dopo quanto accaduto i piloti sono ancora più motivati e che “il modello Ryanair comincia a scricchiolare”: tutto questo è infatti in movimento in tutta Europa. Condannano l’ atteggiamento di Ryanair anche Filt Cgil e Uiltrasporti, che chiedono la convocazione di un tavolo alla presenza dei ministri che porti Ryanair ad accettare un confronto con il sindacato che ha sempre rifiutato. La preoccupazione è alta anche tra i consumatori, con il Codacons, che parla di “atto fuori legge” che si aggiunge ai disagi dei mesi scorsi e chiede di “revocare immediatamente la licenza”.

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