Rsa, oggi il vertice in procura
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- l`Adige
Si terrà questa mattina il vertice fra procura e carabinieri del Nas per fare il punto sulle indagini riguardanti la situazione nella case di riposo trentino e per definire anche i prossimi passi da fare, alla luce degli esposti presentati. Il 9 aprile, come noto, il Codacons aveva inviato una prima denuncia, chiedendo di accertare «eventuali e presunte carenze ed omissioni da parte degli enti locali e delle strutture sanitarie nella cura dei soggetti affetti da Covid 19». Una settimana un secondo esposto, più mirato, in cui veniva chiesto di indagare su contagi e decessi registrati presso la Rsa Ledro e Apsp Santo Spirito di Pergine. Una denuncia alla quale era seguito anche un appello, rivolto alla procura, in cui si chiedeva di sequestrare le salme di tutti i pazienti deceduti nelle Rsa della regione per eseguire autopsia. Ma c’ era anche una segnalazione relativa a possibili illeciti nella vendita di dispositivi di protezione individuale. Il procuratore Sandro Raimondi ha aperto due distinti procedimenti penali a modello 45, cioè notizie non costituenti reato. Un primo passo, che consente ai magistrati, di fare indagini conoscitive, già affidate al Nas. I fascicoli sono stati assegnati al pm Marco Gallina. A questo esposti, nei giorni scorsi, ne era seguito un altro, presentato al Nas, che chiama invece in causa la gestione dell’ emergenza coronavirus nella struttura di via Pive a Pergine: a presentarlo gli avvocati Fabrizio Miracolo e Roberto Cappa, del Foro di Benevento ma con studio a Viareggio. I due legali, incaricati da un parente di una persona morta in via Pive per Covid, chiedono che si indaghi sul decesso. Proprio partendo da queste denunce procura e carabinieri del Nas definiranno dunque gli accertamenti necessari per capire se vi siano stati comportamenti di rilevanza penale nella gestione delle case di riposo e se possano esserci responsabilità per i decessi che si sono verificati nelle strutture, dove purtroppo si contano 150 vittime del Coronavirus. Già mercoledì, intanto, erano iniziati i sopralluoghi nelle Rsa. La prima “visistata” dai militari del Nas è stata quella di Cadine. Una delle realtà “virtuose”, dove il virus non è riuscito ad entrare. Proprio l’ esame delle misure messe in atto e delle modalità di gestione dell’ emergenza nelle case di riposo rimaste indenni potranno fornire indicazioni utili per capire se, in altre, ci siano state falle.
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