ROMA: IL TRAFFICO NON VA IN VACANZA. TRA CANTIERI E CODE VIABILITA’ IN TILT. PARTE PRIMA CAUSA DI RISARCIMENTO CONTRO SINDACO E ANAS PER DANNI DA TRAFFICO
ECCO L’INCREDIBILE ODISSEA PER ARRIVARE AL LAVORO DI UNA GIOVANE ROMANA: 2 ORE PER PERCORRERE 20 KM
E DA OGGI 150 EURO DI RISARCIMENTO PER OGNI ORA DI RITARDO AL LAVORO
D’estate il traffico a Roma non va in vacanza. Lo sanno bene i cittadini che abitano nella capitale o che devono raggiungere la città dall’hinterland per andare a lavoro. Dalla Flaminia alla Cassia Bis, passando per Grande Raccordo Anulare, Tangenziale Est, tratto urbano della A24, Casilina, Salaria, Prenestina, Ostiense, tutte le principali arterie romane si presentano ogni giorno come lunghe file di automobili incolonnate nelle ore di punta, al punto che, secondo le più recenti stime, ogni cittadino della capitale perde ogni anno 110 ore nel traffico, più di 4,5 giorni sprecati a causa della viabilità folle in città.
La causa di tale criticità cronica di Roma va ricercata prima di tutto nelle incapacità dell’amministrazione comunale, che non riesce a fornire alternative valide sul fronte del trasporto pubblico, e poi nella carenza di vigili urbani in strada, che dovrebbero dirigere il traffico e sanzionare le auto in seconda fila o in divieto di sosta. Ad aggravare la situazione lavori e cantieri avviati lungo le strade di competenza Anas.
Proprio contro tale stato di cose parte ora la prima causa di risarcimento per “danni da traffico” per conto di una ragazza di 26 anni, le cui iniziali sono C.A., residente alle porte di Roma che ogni giorno, per raggiungere il luogo di lavoro, impiega un tempo eccessivo, con gravi ripercussioni sul fronte della vita personale. Come oggi, quando lungo la Cassia Bis, a causa di lavori stradali avviati sulla carreggiata, la ragazza è rimasta bloccata in auto all’altezza di Formello per via della coda di vetture formatasi, impiegando ben due ore per raggiungere il quartiere Prati e percorrere un tratto di appena 20 km.
La citazione sarà ora promossa dal Codacons dinanzi al Giudice di pace, e chiamerà in causa sia il Comune di Roma, nella persona del sindaco Gualtieri, sia l’Anas, società che gestisce la Cassia Bis Veientana. Una iniziativa legale che l’associazione vuole estendere a tutti i romani vittime del traffico, i quali potranno chiedere 150 euro di risarcimento per ogni ora di ritardo per raggiungere il luogo di lavoro attribuibile a cause legate alla viabilità.
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