ROMA: IL CODACONS PRESENTA UN ESPOSTO CONTRO L’AMA PER INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO
Un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro l’Ama, per interruzione di pubblico servizio. Lo ha annunciato oggi l’associazione, nel corso della conferenza stampa sulla raccolta differenziata indetta assieme a COREPLA.
Al centro della denuncia del Codacons, la raccolta dei rifiuti in plastica da parte dell’azienda. L’associazione ha infatti scoperto che i cassonetti dedicati alla differenziata non sempre vengono svuotati con regolarità e nei tempi comunicati dall’Ama.
Per scoprirlo, l’associazione ha seguito il percorso di alcune bottiglie in plastica – gettate negli appositi contenitori in diversi quartieri della capitale – utilizzando dei microchip inseriti al loro interno.
Attraverso il sistema Gps, è stato possibile analizzare gli spostamenti di 7 bottiglie. Questi i risultati:
Bottiglia 1: posizionata martedì 5 luglio in V.le Mazzini 73. Ultimo rilevamento possibile lunedì 11 luglio: bottiglia in giacenza in V.le Mazzini.
Bottiglia 2: posizionata martedì 5 luglio in via della Pisana 235. Ultimo rilevamento possibile lunedì 11 luglio: bottiglia in giacenza in via della Pisana.
Bottiglia 3: posizionata martedì 12 luglio in via Madonna del riposo 32. In serata la bottiglia ha iniziato un percorso terminato il giorno seguente in via Pontina.
Bottiglia 4: posizionata martedì 12 luglio in via Duchessa di Galliera 9. La bottiglia ha iniziato un percorso giovedì 14, data in cui si è interrotto in segnale Gps.
Bottiglia 5: posizionata venerdì 15 luglio ore 20.50 in Lungotevere (altezza Isola Tiberina). La bottiglia ha iniziato un percorso sabato 16, data in cui si è interrotto il segnale Gps in via del Commercio.
Bottiglia 6: posizionata sabato 16 luglio ore 11 in via Rodi 32. La bottiglia appariva in giacenza la mattina del 19 luglio.
Bottiglia 7: posizionata domenica 17 luglio ore 21 in via Baldo degli Ubaldi (altezza Bingo). La bottiglia appariva in giacenza la mattina del 19 luglio.
Ciò che emerge da tale indagine – spiega il Codacons – è che i cassonetti dedicati ai rifiuti in plastica non sempre vengono svuotati con la frequenza assicurata dall’Ama. Ad esempio in Viale Mazzini e Via della Pisana, le bottiglie sono rimaste ferme 6 giorni (dopodiché il microchip si è scaricato e non è stato possibile reperire altri dati), nonostante sul sito dell’azienda si assicuri la raccolta 2 volte a settimana. In via Rodi e via Baldo degli Ubaldi, le bottiglie apparivano ancora in giacenza questa mattina, e anche qui la rimozione del contenuto dei secchioni dovrebbe avvenire 2 volte a settimana.
Tale situazione – spiega il Codacons – disincentiva i cittadini dal praticare la raccolta differenziata, poiché se gli appositi cassonetti appaiono stracolmi, l’utente non sa dove gettare la propria spazzatura, e finisce per utilizzare i secchioni per i rifiuti indifferenziati. Di qui, un esposto alla Procura di Roma affinché verifichi i fatti alla luce della possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio.
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