ROMA: FRANCIA SFRATTA LO SCULTORE BRUNO LIBERATORE E IN GIUDIZIO...

IL VATICANO INVITATO A INTERVENIRE SU DELICATA VICENDA DIPLOMATICA

Dopo avere negato il risarcimento danni per il danneggiamento delle opere dello scultore di fama internazionale Bruno Liberatore, i Pii Stabilimenti francesi a Roma e a Loreto, ci mettono il carico, e lo sfrattano pure dai locali di via del vantaggio di cui sono proprietari, e dove il Maestro lavora ed espone le proprie sculture da oltre 10 anni.
Una vicenda che si trasforma in un delicato caso diplomatico finito all’attenzione del Vaticano, cui il Codacons – che rappresenta legalmente lo scultore – si è rivolto.
Nella comparsa dinanzi al Tribunale Civile di Roma – dove il Codacons ha intentato un procedimento per consentire al maestro Liberatore di tornare in possesso delle opere attualmente ubicate sul terrazzo dell’immobile di via del Vantaggio – i Pii Stabilimenti, nel rigettare le accuse di aver danneggiato le sculture in questione, sostengono che il terrazzo non faccia parte del contratto di locazione, offendendo in tal modo la reputazione del Maestro, come se lo stesso avesse abusivamente utilizzato il terrazzo per le proprie esposizioni per più di 10 anni, con gravissimo nocumento dell’immagine dell’arte italiana, anche in considerazione del fatto che Liberatore è l’unico artista ad avere una intera sala a lui dedicata al Museo Ermitage di San Pietroburgo.
Secondo i Pii Stabilimenti le opere sarebbero state collocate in modo illegittimo nel terrazzo, passando in modo abusivo attraverso un balconcino che, però, ha un varco troppo ristretto rispetto alle dimensioni delle sculture. Assurdo poi il tentativo dei Pii Stabilimenti di affermare che il balcone e il terrazzo non fossero comunicanti per via di una fioriera posizionata tra balconcino e terrazzo.
Sulla vicenda il Codacons ha chiesto l’intervento del Vaticano, trattandosi di immobili di proprietà dell’Ambasciata francese presso la Santa Sede.

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