3 Gennaio 2017

Roma: Codacons diffida comune a sospendere campagna su Musei

    Roma: Codacons diffida comune a sospendere campagna su Musei

    (AGI) – Roma, 3 gen. – Dopo le proteste scoppiate in rete a seguito della campagna pubblicitaria del Comune sui musei della capitale, ispirata in modo palese alla pagina Facebook “Se i quadri potessero parlare”, Stefano Guerrera, autore delle irriverenti riproduzioni di quadri famosi – tra l’altro raccolte in 3 diversi libri – ha deciso di rivolgersi al Codacons per tutelare i propri diritti. Lo comunica l’associazione in una nota. “Le immagini cui il Comune sembra essersi ispirato per la campagna natalizia sui musei sono infatti regolarmente depositate alla Siae e pubblicate in tre diversi libri editi da Rizzoli – spiega il Codacons – Per tale motivo abbiamo deciso di assistere legalmente l’autore Stefano Guerrera, presentando una diffida urgente all’amministrazione comunale in cui si chiede la sospensione immediata della campagna pubblicitaria sui musei ed il ritiro di tutte le immagini da autobus, cartelloni, siti web e quotidiani. Non solo. Il Codacons sta anche valutando una azione risarcitoria da intentare nei confronti del Comune di Roma per i danni arrecati al creatore della pagina ‘Se i quadri potessero parlare’. Si tratta dell’ennesimo passo falso del Comune – commenta il presidente Carlo Rienzi – Ispirarsi ad un giovane autore per una campagna pubblicitaria, prendendo spunto da una seguitissima pagina fb e dai libri che ne sono seguiti, potrebbe costare caro all’amministrazione, considerato che la normativa italiana protegge il diritto d’autore e la creativita’ degli autori”. Per il Codacons, “E’ un peccato che sia stata sprecata quest’occasione, nonostante io abbia espresso piu’ e piu’ volte la mia totale disponibilita’ a collaborare con le istituzioni – ha dichiarato Stefano Guerrera – Non credo assolutamente di aver inventato qualcosa da zero, ma le modalita’ di espressione usate nella campagna sono altamente riconoscibili e riconducibili a quello che ho fatto su internet e non, come dimostrano i numerosi messaggi di solidarieta’ ricevuti negli ultimi giorni”. (AGI) Red/Mld

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