ROMA: CODACONS CHIEDE SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
PRESENTATA ISTANZA A PREFETTO E MINISTRO DELL’INTERNO. DOPO ADDIO DI 4 CONSIGLIERI M5S, GIUNTA RAGGI IMPOSSIBILITATA AD OPERARE
Con una formale istanza inviata al Prefetto di Roma e al Ministero dell’interno, il Codacons ha chiesto lo scioglimento del Consiglio comunale di Roma, in considerazione dell’impossibilità dell’organo di operare correttamente dopo l’addio di 4 consiglieri del M5S.
“Dall’insediamento della Giunta Raggi si sono succedute innumerevoli dimissioni volontarie e coatte e la recente uscita di 4 consiglieri dal Movimento 5 stelle, che ha fatto perdere la maggioranza alla Sindaca in Consiglio, deve ritenersi una circostanza idonea a compromettere definitivamente il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale, arrecando grave pregiudizio agli interessi della collettività e determinando la perdita di credibilità dell’istituzione locale, nella misura in cui ha comportato e continuerà a comportare la paralisi dell’attività consiliare, nell’attesa delle dimissioni della Sindaca, della cessazione dalla carica in caso di approvazione della già annunciata mozione di sfiducia e /o delle dimissioni dei Consiglieri Comunali – scrive il Codacons nell’istanza – Ai sensi dell’art. 141 del D.Lgs. 267/2000, con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri può essere disposto lo scioglimento del Consiglio Comunale: (…)
– quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico;
– quando non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per le seguenti cause:
riduzione dell’organo assembleare per impossibilità di surroga alla metà dei componenti del consiglio (…).
Il comma 7 prevede espressamente che “Iniziata la procedura di cui ai commi precedenti ed in attesa del decreto di scioglimento, il prefetto, per motivi di grave e urgente necessità, può sospendere, per un periodo comunque non superiore a novanta giorni, i consigli comunali e provinciali e nominare un commissario per la provvisoria amministrazione dell’ente”.
La disastrosa situazione in cui versa attualmente la città di Roma, sotto il versante della manutenzione stradale, del TPL, del verde pubblico e soprattutto dei rifiuti, che imporrebbe ora più che mai azioni sinergiche e tempestive dell’Amministrazione volte a scongiurare i non trascurabili rischi cui ad oggi è esposta la cittadinanza romana, testimonia con palmare evidenza che l’instabilità dell’Amministrazione ha riverberato e continua a riverberare effetti pregiudizievoli per il buon andamento dell’attività amministrativa locale e correlativamente per la collettività – denuncia il Codacons – Per tale motivo e al fine di porre rimedio alla situazione di grave deterioramento dell’amministrazione comunale, si rende necessario far luogo allo scioglimento del consiglio comunale e disporre il conseguente commissariamento, per rimuovere tempestivamente gli effetti pregiudizievoli per l’interesse pubblico e per assicurare il risanamento dell’ente locale.
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