RITIRO della patente “a vita“ in caso di infrazioni molto gravi
Ritiro della patente a vita e supermulte
La prossima settimana entrerà in vigore il decreto con i provvedimenti più urgenti
RITIRO della patente “a vita“ in caso di infrazioni molto gravi, sanzioni alle concessionarie autostradali per incidenti sulle loro tratte e “stop“ agli autovelox usati dai Comuni “per far cassa“. C`è anche questo, insieme a molto altro, nel futuro della sicurezza stradale italiana secondo i progetti del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Intanto la settimana prossima un decreto varerà i tre provvedimenti più urgenti del pacchetto che è stato presentato mercoledì. Vale a dire: inasprimento delle sanzioni, revisione della patente a punti e intervento d`urto sulle 12 strade più pericolose del Paese. Il pacchetto sicurezza prevede 15 provvedimenti che il ministero punta a rendere operativi entro l`anno. Le prime tre misure entreranno a far parte di un decreto, ha annunciato il ministro, già venerdì prossimo. Ci sarà quindi da subito “un forte inasprimento – ha spiegato Bianchi – delle sanzioni“ e in molti casi “un raddoppio rispetto a quelle precedenti“. Ad esempio nel caso della guida sotto l`effetto di alcol o droga: multe fino a 12 mila euro, arresto fino a 6 mesi, confisca del veicolo se il tasso alcolemico supera la soglia di 1,23 g/l e nuove “pene alternative“ come “l`obbligo a fornire assistenza alle vittime di incidenti stradali che siano rimaste inabili“. Per quanto riguarda la patente a punti “ci sono provvedimenti – ha aggiunto il ministro – tesi a dare maggiore rigorosità sia alla detrazione che alla restituzione dei punti, visto che quest`ultimo è un giochino che sta diventando troppo facile“. Inoltre Bianchi ha proposto “la patente a punti anche per motorini e minicar e l`innalzamento a 16 anni per la guida di entrambi“. E per le 12 strade più pericolose, il governo vuole attuare gli interventi “in un lasso di tempo ragionevolmente breve“. Sono la Pontina, la Flacca e l`Appia nel Lazio, Pontebbana, Romea e Postumia in Veneto, Adriatica e Romea in Emilia Romagna, Domiziana in Campania, Paullese e dello Stelvio in Lombardia, Ticinese in Piemonte. Ma il ministro pensa per il futuro anche ad altre misure non ancora previste. Come il ritiro della patente a vita che “sarà oggetto di discussione man mano che verranno adottati i provvedimenti“: “Il mio punto di vista è che dovrebbe essere previsto in alcuni casi, come per chi percorre decine di chilometri contromano in autostrada e provoca un incidente frontale con 4 o 5 morti“. Come le sanzioni alle autostrade se le scarse condizioni di sicurezza sono causa di incidenti: “Basta vedere la Salerno-Reggio Calabria. Avessi avuto i poteri sarei stato assolutamente rigido“. Come gli autovelox, a cui preferisce “i pannelli che indicano il limite e la velocità di viaggio“, protagonisti di “un meccanismo perverso“ dei Comuni “per fare cassa“: meglio sarebbe se a gestirli ci fosse “un unico soggetto che ha come obiettivo la sicurezza“. Le reazioni non si sono fatte attendere. Ermete Realacci (Margherita) punta il dito contro le poche forze in campo: “Ci sono meno pattuglie della metà degli anni `60, quando i veicoli erano 30 milioni di meno“. Anche il Sindacato autonomo di Polizia sottolinea che “servono 10 mila agenti“. E i Verdi propongono un`ora di educazione stradale nelle scuole secondarie. Intanto Intesa consumatori lancia “Un week-end senza incidenti“: un invito agli automobilisti a rispettare limiti e norme. Il Codacons chiede anche un giro di vite contro scooter e minicar truccate, e forze dell`ordine fuori dalle discoteche. E l`Aduc boccia l`inasprimento delle sanzioni: “Basta far rispettare le leggi esistenti“.
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