“Ritirate i prodotti in tetrapack“
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fonte:
- l`Adige
ANCONA – Non sono ancora finite nell`inchiesta della Procura di Ascoli, ma le confezioni in tetrapack – e il procedimento di stampa che ha “inquinato“ con Itx il latte per l`infanzia – sono comunque nel mirino di Intesa consumatori che ne chiede il ritiro, e partiranno domani, almeno nelle Marche, analisi più approfondite sugli involucri, mentre continuano le indagini degli investigatori che la scorsa settimana hanno sentito un funzionario della Regione Marche. La richiesta di Intesa consumatori parte da una lettera inviata dalla Tetra Pak all`Ue, in cui si afferma che il pericolo di contaminazione non riguarderebbe solo il latte per bambini ma i prodotti di ben 1.200 marchi. Se n`è parlato durante la trasmissione “Mi manda Raitre“: “abbiamo incaricato l`Istituto Superiore di Sanità di fare verifiche“ ha detto Silvio Borrello, della direzione generale della Sanità veterinaria e degli alimenti del ministero della Salute, intervenuto nella trasmissione. Puntualmente, l`Arpam di Ascoli – cui si deve la scoperta di Itx nel latte – da domani comincerà ad analizzare più approfonditamente gli involucri, oltre a estendere gli accertamenti ad altri prodotti alimentari a rischio. “Vogliamo vedere – ha dichiarato il dott. Ernesto Corradetti – se la cessione di Itx è legata a un certo tipo di colore, per cui lavoreremo sulle confezioni, dove già abbiamo accertato la presenza di Itx libero“. L`Arpam analizzerà in particolare il giallo (che coincide con il sole riprodotto in una confezione) confrontandolo con il blu, per accertare se sia il primo, come sembra, il colore “incriminato“. Quanto alle analisi su altri prodotti, verranno campionati prioritariamente quelli con presenza di grassi, che agevolano lo scioglimento della sostanza, ma anche quelli che non ne contengono, come i succhi di frutta. L`Arpam sta intanto ricevendo numerose richieste da parte delle Regioni italiane perché trasferisca il suo “know how“, in pratica la procedura analitica utilizzata. Il ministro della Salute Francesco Storace, dal canto suo, ha reso noto che sono in corso controlli in Europa su 2.500 prodotti. Tuttavia né Gran Bretagna, né Germania intendono ritirare le confezioni dal mercato. In Germania la Milupa ha ammesso di avere messo in circolazione confezioni contaminate, ma che a loro avviso secondo le norme europee non ci sono problemi. La stessa risposta l`ha data l`agenzia inglese per la sicurezza alimentare. TSul piano delle indagini, è trapelata la notizia che nei giorni scorsi è stato sentito, come persona informata sui fatti, il dirigente del Servizio veterinaria e sicurezza alimentare del Dipartimento Salute della Regione Marche, Roberto Tomarelli. Scopo dell`audizione del dirigente, ricostruire i vari passaggi che, dalla scoperta dell`Itx in alcuni lotti di prodotti Nestlè e Milupa, hanno portato all`allerta alimentare, all`apertura dell`inchiesta e al sequestro della produzione contaminata. Il pm Franco Ponticelli starebbe in sostanza cercando di capire se, e dove, si sia verificata una “falla“ nel sistema che avrebbe dovuto portare al ritiro immediato dei prodotti dagli scaffali, e se, in sintesi, vi siano stati dei ritardi. “Non abbiamo nulla da temere; siamo sereni“ è stato il commento dell`assessore regionale alla sanità, Almerino Mezzolani, a proposito dell`audizione di Tomarelli. “Abbiano subito investito il Ministero del problema – ha ribadito -. Piuttosto quello che ci preoccupa adesso è intensificare i controlli, cosa che peraltro stiamo già facendo. E in questo senso è auspicabile un`intesa tra Regioni e Governo per un agire comune“. Non si placa, intanto, la polemica per le dichiarazioni dell`amministratore delegato della Nestlè Peter Brabeck. La rinfocola proprio Storace: “paradossalmente – ha detto il ministro – potrei dire che ritiro la querela solo se si dimezza il prezzo del latte“.
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