24 Luglio 2011

RITARDO DI 24 ORE SENZA SPIEGAZIONE, PASSEGGERI FURIOSI CON LA VUELING

Un viaggio Parigi-Roma che si trasforma in odissea, per un ritardo di un’ intera giornata, senza alcuna spiegazione da parte della compagnia aerea. Questa la vicenda che ha coinvolto oltre cento passeggeri, in procinto di tornare a Roma da Parigi Orly. Il volo VY 6256 della Vueling, che sarebbe dovuto partire per le 18.05 di venerdì, è stato infatti cancellato per motivi che non sono stati comunicati. Sono trascorse ore di attesa, con notizie contraddittorie da parte del personale della compagnia che non dava informazioni certe per possibili ripercussioni su altri viaggi o richieste di compensazioni, sistemazioni alberghiere e rimborsi: misure previste per gli utenti dalla normativa europea in caso di gravi disservizi. Alla fine è arrivato il comunicato della Vueling, che ha suscitato l’ ira dei passeggeri: i quali hanno saputo che sarebbero stati portati alle 13 di ieri a Barcellona e da lì riaccompagnati nelle ore successive a Roma. Dove sarebbero arrivati alle 18, con un ritardo di quasi 24 ore. Alcuni viaggiatori si sono quindi rivolti al Movimento di difesa del cittadino, che li ha informati sui loro diritti. A partire dall’ obbligo per tutte le compagnie di fornire ogni informazione e assistenza in caso di cancellazione dei voli, overbooking e ritardo. I passeggeri dovranno avere un rimborso di 400 euro ciascuno, visto che la distanza del viaggio supera i 1500 chilometri, oltre a eventuali altri risarcimenti. Si tratta di strumenti che possono essere attivati verso qualunque compagnia, anche low cost, come hanno confermato numerose sentenze italiane e della Corte di giustizia Ue. L’ associazione di tutela dei cittadini inoltrerà anche un esposto all’ Ente nazionale per l’ aviazione civile, chiedendo una sanzione a carico della Vuelig. Provvedimento già imposto dal giudice di pace di Roma a Eurofly, per non aver dato adeguate giustificazioni agli utenti e al tour operator sulle cause effettive di un ritardo di molte ore. La compagnia è stata condannata a risarcire due passeggeri per 2.500 euro ciascuno, oltre a 2.350 euro per le spese legali. A renderlo noto è il Codacons, che li aveva difesi. E. P.
 

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