Rissa consumatori-Ania
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fonte:
- Il Giorno
Rissa consumatori-Ania
MILANO ? In Italia ogni 100 sinistri, vengono richiesti in 18 casi risarcimenti per danni alla persona: 66 vole su cento le lesioni sono imputabili al cosiddetto «colpo di frusta». Un costo complessivo che il settore assicurativo ha stimato per l`anno 2000 in 2,44 miliardi di euro. Una percentuale che pone l`Italia al primo posto in Europa relativamente a questo tipo di infortunio.
Vivacissime le reazioni di tutte le associazioni consumatori all`accusa di Alfonso Desiata presidente dell`Ania e lo studio sull`eccesso di microlesioni realizzato, per conto di Aci e Ania, dalla Società italiana di traumatologia della strada e dal Centro studi auto riparazioni ha scatenato quasi una rissa. Un problema antico, ma la riproposizione in tempi di contestazione per gli innegabili aumenti delle tariffe RC Auto ha scatenato la rezione degli utenti. E sono volate parole grosse.
«Desiata giustifichi lo scippo con destrezza consumato a danno degli assicurati». Così risponde Elio Lannutti, presidente dell`Adusbef.
«Gli aumenti medi RC Auto del 70% negli ultimi sei anni (fonte: Tesoro) – afferma Lannutti – hanno fatto chiudere in utile le compagnie consentendo agli assicuratori di farsi vacanze d`oro».
«Desiata – prosegue la nota – avrebbe il dovere di precisare, con nome e cognome (visto che ha una banca dati), chi ha truffato le compagnie. Le gravi insinuazioni di Desiata – afferma Lannutti – oltre al danno degli aumenti, rappresentano un`inaccettabile beffa a danno degli assicurati e del Paese».
Dopo aver sottolineato come tra il `96 ed il 2001 contro un inflazione cumulata del 14,9% ci siano stati aumenti medi per Rc auto del 68,6%, Lannutti invita Desiata ad avere «il coraggio di giustificare tali reiterati scippi con destrezza a danno degli utenti, ben superiori a quel 5% di rincari eventualmente rivenienti dalla cancellazione dei colpi di frusta».
Per il Codacons «gli italiani sono campioni d`Europa nel colpo di frusta così come le compagnie d`assicurazione sono campioni del mondo in fatto di aumenti folli e sconsiderati delle tariffe».
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