Rissa con Lukaku, Ibra in difesa “Io mai razzista”
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- La Nuova Venezia
STEFANO SCACCHI MILANO L e conseguenze della furiosa litigata nel derby di Milano tra Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku potrebbero andare oltre la giornata di squalifica in Coppa Italia, già sicura per l’e dello svedese e l’ammonizione del belga che era diffidato. Domani è atteso il responso del giudice sportivo che chiarirà se l’arbitro Valeri ha sventolato il cartellino giallo in faccia ai due centravanti per il contatto testa a testa o per il veemente scambio di insulti. Nel secondo caso la vicenda si chiuderebbe per l’impossibilità di giudicare due volte gli stessi fatti. Nel primo, invece, potrebbe attivarsi la Procura Figc, perché vorrebbe dire che Valeri non è intervenuto sul dialogo fuori controllo, tutto in inglese in una fase concitata. Gli inquirenti della Federcalcio sarebbero chiamati a valutare la portata razzista del reiterato riferimento dispregiativo di Ibrahimovic ai riti vudù, esteso alla madre di Lukaku. «Nel mondo di Zlatan non c’è posto per il razzismo – dice lo svedese – siamo tutti della stessa razza, tutti uguali, tutti giocatori. Alcuni migliori di altri…». La chiusura rappresenta un’altra frecciata a Lukaku, che rendeancorapiùesplicitol’intento provocatorio nei confronti dell’interista È questo il punto cheviene evidenziatodall’Inter e dachièvicinoaRomelu amareggiato perché non aveva mai perso le staffe in carriera: non si può equiparare chi istiga a chi reagisce, seppur in modo scomposto. E si sottolinea che è difficile non vedere del razzismoin un insulto basato su una religione africana, rivolto a un atleta la cui famiglia è originaria di quel continente. Edinson Cavani ha rimediato tre giornatedisqualificainInghilterra per molto meno, l’epiteto «negrito» aunamico. Il Milan ribatte sottolineando gli insulti di Lukaku che, secondo alcuni audio (meno nitidi rispetto agli altri), sarebbero terminati con un «ti sparo in testa». Questo per dire che non esiste un buono e un cattivo. E, secondo il club rossonero, non si può far passare per razzista Ibrahimovic che ha sempre subito il fenomeno.Se il giudice sportivo irrobustirà la squalifica di Lukaku (opzione però difficile), lo stop resterebbe comunque in Coppa Italia. Se invece la Procura Figc aprirà un’inchiesta su Ibra, la punizione potrebbe essere a tempo in tutte le competizioni nazionali. Sono scattati gli appelli alla Rai per annullare la partecipazione dello svedese al Festival di Sanremo. Il Codacons chiede di cancellare il contratto. Prima di Amadeus, però, si pronuncerà il giudice sportivo.
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