18 Febbraio 2019

Risparmiatori traditi, l’ ombra della grande beffa

entro oggi le modifiche al ministero sugli indennizzi, c’ è preoccupazione sull’ applicazione della truffa oggettiva di massa
Nicola Brilloudine. Le associazioni dei risparmiatori, giovedì a Roma, hanno ricevuto dalle mani dei sottosegretari Alessio Villarosa e Massimo Bitonci la bozza del primo dei due decreti per dare l’ avvio al Fondo indennizzi risparmiatori. Negli ultimi giorni si sono confrontati con tecnici e professionisti per produrre le modifiche che entro oggi alle 18 invieranno al ministero. Poi il governo ha promesso la presentazione del decreto attuativo.«Il decreto attuativo del fondo non riesce a superare la criticità del “misselling” – attacca Patrizio Miatello, a nome della Federazione associazioni tutela del risparmio tradito -. Va rilevato che il concetto di truffa oggettiva di massa, sconosciuto al diritto dei mercati finanziari e di nuovo conio, creerà difficoltà applicative. Inoltre, il trenta per cento di indennizzo non è più considerato a titolo d’ acconto, ma è divenuto definitivo, escludendo così qualsivoglia forma di ulteriore indennizzo, come per esempio la rivalutazione monetaria e gli interessi legali: praticamente i vecchi soci prenderanno dal nulla all’ elemosina».A preoccupare la federazione (costituita da Adusbef Veneto, Casa dei consumatori, Per Veneto banca, Movimento risparmiatori traditi, Unione nazionale consumatori, Consumatori attivi, Ezzelino III da Onara) è poi le produzione documentale da parte dei soci, per esempio relativamente agli ordini di acquisto, «perché non tutti, anzi pochissimi, ne hanno disponibilità».E propongono così alcune modifiche: per quanto riguardo i casi di difficile produzione documentale di far acquisire d’ ufficio i documenti dal fondo interbancario. Alla lettera C) art. 7 chiedono siano aggiunte le parole «un pregiudizio ingiusto…» «agli aventi diritto che hanno acquistato o continuato a detenere strumenti finanziari».Franco Conte, presidente veneto del Codacons con il Comitato Quota 100% ristoro, ha già risposto a Villarosa, chiedendo di «applicare all’ importo del prezzo di carico la rivalutazione monetaria (costo vita) e degli interessi legali in quanto dovuti (come previsto nella legge 205/17), precisare la natura risarcitoria dell’ indennizzo (compreso gli eredi) in quanto danno patrimoniale e quindi non soggetto ritenuta fiscale; riconoscere il trattamento di obbligazionisti che hanno visto convertire le proprie obbligazioni su iniziative della banca (emissioni del 2013/2014)».Conte chiede poi di specificare una corsia preferenziale per l’ età avanzata e per chi ha stati di grave infermità o invalidità e di avviare subito il tavolo per il secondo tempo per il ristoro cento per cento del danno ingiusto.Contattato, il Coordinamento associazioni soci Banche popolari venete “Don Enrico Torta” preferisce rimandare ai prossimi giorni un commento sulle modifiche inviate al ministero. — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

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