RIORDINO CARRIERE FORZE ARMATE, CARABINIERI DANNEGGIATI
Riordino dei ruoli e delle carriere delle Forze Armate: l’Associazione organizza un intervento collettivo in Corte Costituzionale per insistere sui diritti lesi degli ex Masups.
I FATTI
Il riordino dei ruoli e delle carriere delle Forze Armate ha avuto un impatto molto significativo sulla vita professionale dei Marescialli Aiutanti Sostituti di Pubblica Sicurezza: un numero considerevole di loro, con meno di 8 anni anzianità nel grado, ha assistito a una retrocessione gerarchica in virtù dell’introduzione del grado di Luogotenente (sino ad oggi “qualifica” e non “grado”).
Sono stati, perciò, declassati da una posizione apicale, e di conseguenza sviliti nella professionalità, oltre a vedersi negare la possibilità di avanzamento di carriera nella categoria ufficiali nella fase transitoria. A ciò si aggiunga un nuovo avanzamento per riacquistare l’apicalità, di cui ante riordino, già erano in possesso.
IL CONSIGLIO DI STATO E L’ATTESA DELLA CONSULTA
Il Consiglio di Stato ha accolto la nostra istanza di riesame e sospeso il giudizio in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale investita della questione con ordinanza del Tar di Aosta (Ord. N. 17/2018), a cui hanno fatto seguito le Ord. Tar Campania nn. 4311, 4315 e 5135, proprio a seguito di ricorsi analoghi al nostro.
Nello specifico, l’Ordinanza del Tar Aosta ha ad oggetto la questione di legittimità costituzione del combinato disposto degli artt. 2252, co.1, e 2253-bis, co. 1 e 3, con il d.lg. 15 marzo 2010, n. 66, in relazione all’articolo 76 Cost. e all’articolo 8, comma 1, lettera a) della legge 7 agosto 2015, n. 124. Si legge, infatti, nel provvedimento “L’automatismo legato al mero dato quantitativo dell’anzianità posseduta a una certa data rende non manifestamente infondato il dubbio di illegittimità costituzionale del combinato disposto degli articoli 2252, comma 1, e 2253-bis, commi 1 e 3, sotto il profilo del rispetto dei principi e criteri direttivi della legge delega, nel senso che … non è manifestamente infondato il dubbio che la valorizzazione del merito e della professionalità avrebbe implicato per l’attribuzione agli ex MASUPS del grado di luogotenente e della qualifica di “carica speciale” un meccanismo – quale che fosse – che garantisse astrattamente a tutti – indipendentemente dall’anzianità posseduta … – la possibilità di accedervi “tenendo conto del merito e delle professionalità”, così come stabilito dall’articolo 8 della legge 7 agosto 2015, n. 124)”.
LA NUOVA INIZIATIVA CODACONS
Lo Staff legale dell’Associazione ritiene che alla luce di quanto sta accadendo rimanere inermi equivarrebbe a darla vinta a chi ha voluto e introdotto, senza ascoltare ragioni, il riordino delle Forze Armate ormai in vigore da diversi mesi. Sebbene le numerose battaglie giudiziarie intraprese non siano riuscite ad interrompere l’entrata in vigore della riforma non vuol dire che questa non possa essere dichiarata, almeno in parte, contraria ai dettami costituzionali – proprio come il Condacons ha sostenuto fin dall’inizio di questa vicenda. In particolare si ricorderà come la nostra diffida, prima, e il ricorso, poi, dedicassero molto rilievo proprio all’assoluta mancanza di rispetto per i criterio di merito e professionalità nei passaggi della riforma che istituivano il nuovo grado apicale di luogotenente.
PER ADERIRE
Alla luce di quanto accaduto, pertanto, l’Associazione intende intervenire nel giudizio pendente dinanzi alla Corte Costituzionale per insistere a sostegno della palese incostituzionalità della riforma e propone di farlo, per suo tramite, anche a tutti coloro che hanno aderito al ricorso straordinario attualmente sospeso dal Consiglio di Stato.
Se vuoi partecipare a questa azione clicca qui: dopo aver compilato il form riceverai una e-mail con tutte le indicazioni necessarie, e potrai decidere liberamente se aderire o meno all’iniziativa.
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