7 Maggio 2002

Rinviato il summit sull`azienda Akzo Fombio

E` stato rinviato a lunedì il ?summit? previsto ieri tra l`assessore alle realtà produttive della Provincia di Lodi, Alessandro Manfredi, e i rappresentanti dei sindacati che stanno seguendo la trattativa per risolvere la questione occupazionale dell`Akzo Nobel, l`azienda chimica di Fombio che produce vernici, sul cui capo pende il piano di ristrutturazione da 120 ?tagli? proposto a gennaio dalla dirigenza del sito produttivo. La situazione però da allora è cambiata, fortunatamente, in meglio: tra pensionamenti e abbandoni spontanei, ora la quota di esuberi è scesa ad un centinaio di unità e, se andasse in porto l`operazione di acquisto da parte di una società interessata al riscatto del comparto resine, il ricollocamento del personale giudicato in eccesso sarebbe più gestibile.
Le discussioni e le osservazioni durante l`assemblea a Vernasca sull`utilizzo del cementificio per eliminare le farine animali hanno evidenziato alcuni punti meritevoli di segnalazione: 1) I siti di smaltimento delle farine in Emilia sono tre di cui due nella provincia di Piacenza, Cementirossi e Unicem di Vernasca, che devono adeguare i loro attuali impianti per poter adempiere all`uso delle farine animali come combustibile per i loro forni di cottura. 2) I combustibili solidi sono regolamentati e catalogati secondo i loro requisiti che sono: il potere calorifero; ceneri (residuo della combustione); umidità (interviene a classificare e determinare l`uso); materie volatili (resa in gas); proprietà plastiche (attitudine al rigonfiamento); analisi elementare (necessaria per effettuare i calcoli di bilancio termico), al presente non si conoscono le caratteristiche del combustibile farine animali. 3) Meritevole di approfondimento è quanto previsto dalla legge 9 marzo 2001 n. 49 pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale n. 59 del 12 marzo 2001. 4) Secondo tale legge gli scarti di macellazione dovrebbero essere distrutti in inceneritori e/o cementifici idonei usando le farine come combustibile per forni di cottura della marna. 5) Le farine animali a cui si fa riferimento sono ora depositate a Castelvetro in deposito autorizzato Agea come farine animali cosiddette ?a basso rischio?, in cui non è presente il rischio ?bse? e perciò smaltibili in altri modi. 6) Altro deposito con materiale simile a quello di Castelvetro si trova nelle vicinanze di Podenzano per un totale dei due depositi di circa 20mila tonnellate di farine. 7) Risulta che l`inceneritore di Brescia, idoneo a smaltire farine animali, sia utilizzato non al pieno delle sue capacità. Perché non impiegarlo evitando ai cementifici piacentini di dover modificare i loro impianti con un esborso di capitale e con poco beneficio? 8) Il problema trasporto deve essere attentamente valutato, visto che deve avvenire con mezzi speciali e sottoposti a controllo; altro problema è la viabilità dei luoghi di attraversamento di tali mezzi. Questi sono solo alcuni dei punti da evidenziare; compresa l`analisi della posizione dell`Amministrazione comunale di Vernasca, chiamata al rilascio dell`autorizzazione alla Buzzi Unicem nel merito di compatibilità urbanistica e conformità al Prg. La scrivente associazione, recentemente investita dal problema, unitamente ad altre associazioni lavorerà per verificare e studiare sotto molti aspetti la situazione, rendendo pubbliche le osservazioni e le azioni che si rendessero necessarie.
* responsabile Codacons di Piacenza e provincia *

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