24 Settembre 2015

Rimborso pensioni, alla Brianza non basta: già inviati 400 ricorsi

Rimborso pensioni, alla Brianza non basta: già inviati 400 ricorsi
la
restituzione parziale ordinata da renzi dei soldi bloccati a suo tempo
da monti non soddisfa: partite le richieste all’ inps per avere tutta la
somma

Arrivano i rimborsi per i pensionati penalizzati dalla legge “Salva Italia” decisa dal Governo Monti a fine 2011. Ma non tutti sono contenti. In provincia di Monza sono, infatti, già circa 400 coloro che hanno fatto ricorso inviando una lettera all’ Inps in cui chiedono, in alcuni casi, di vedersi riconosciuto il rimborso integrale di quanto il Governo dal 2012 ha loro tolto. In altri casi, di poter rientrare anche loro nel novero di quei pensionati (4,4 milioni in Italia) che tale “rimborso parziale” sono tenuti a ricevere a partire da agosto. Infatti, il meccanismo messo a punto dal Governo, per rispettare la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato “illegittimo” il blocco del 2011, prevede la restituzione solo del 12% di quanto perso dai pensionati che dal 2012 non si sono più visti adeguare la pensione al costo della vita. Con un maggior recupero, però, per le pensioni più basse. Inoltre, tale rimborso parziale è destinato solo a quei pensionati che ricevono un assegno compreso tra 3 e 6 volte l’ importo minimo (tra i 1443 euro lordi mensili e i 2885 euro lordi mensili). Solo costoro incasseranno un’ una tantum e si vedranno aggiornare l’ importo mensile per il futuro. «Abbiamo finora ricevuto circa 400 ricorsi – spiega il direttore dell’ Inps di Monza, Mauro Saviano – da parte di pensionati che eccepiscono o l’ ammontare dell’ importo ricevuto o il fatto di non essere rientrati tra coloro che hanno diritto al rimborso. Ricorsi che vanno contro l’ interpretazione del Governo dell’ ultima sentenza della Corte costituzionale in materia e che, quindi, non ci preoccupano». Inoltre, «sono stati davvero numerosi, soprattutto ad agosto, gli accessi ai nostri sportelli, nonostante il periodo di ferie – continua Saviano – Moltissimi i pensionati che hanno voluto sincerarsi della correttezza del rimborso ricevuto. Del resto, le attese sono sempre superiori alla realtà effettiva». Ma ci sono anche pensionati brianzoli che hanno deciso di aderire all’ azione collettiva che il Codacons sta portando avanti per spingere il Governo e l’ Inps a dare esecuzione alla Sentenza della Consulta. «Finora hanno aderito alla class action 10mila pensionati italiani – fanno sapere dal Codacons – di cui 2100 lombardi. Tra questi 142 provengono dalla provincia di Monza e Brianza». Del resto, la situazione non si può dire “tranquilla” nemmeno all’ interno dei Patronati. «Abbiamo solo “congelato” i ricorsi – spiega Maurizio Paltan, direttore Patronato Cgil – per valutarli attentamente con i nostri legali a ottobre, quando l’ Inps avrà terminato d’ erogare i rimborsi». «A coloro che denunciano un rimborso troppo basso – fa eco Dario Turco, direttore Patronato Cisl – abbiamo spiegato che stiamo solo attendendo di valutare l’ esito di possibili “cause-pilota”. Il tutto, per evitare ai pensionati d’ infilarsi in inutili e costose trafile legali». •

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