Rimborsi, il rebus dei decreti e dell’ ok Ue Ma Raduzzi (M5S): «Ormai tempi brevi»
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- Il Mattino di Padova
LO ScenariONicola Brillo Per l’ erogazione dei fondi ai risparmiatori truffati si attendono ora i decreti attuativi di competenza del ministero dell’ Economia delle Finanze. Nel frattempo il premier Conte sta trattando con l’ Unione europea per portare a 200mila euro il limite degli investimenti mobiliari per chiedere il risarcimento diretto. «Abbiamo buoni segnali da Bruxelles, crediamo si possa fare in tempi brevi», assicura il deputato 5 Stelle padovano Raphael Raduzzi, membro delle commissioni Bilancio e Finanze.I decreti attuativi, che dovrebbero arrivare a breve, sono di competenza del ministero e non dovranno passare in Parlamento. «È stato un lavoro intenso – continua Raduzzi – che ha richiesto molto tempo ed energie assieme a tutte le associazioni che per la prima volta sono state ascoltate in tutte le fasi, ma alla fine abbiamo portato a casa un ottimo risultato a favore di tanti cittadini veneti che da anni chiedono semplicemente giustizia. Con questo testo consentiamo l’ indennizzo diretto al 90% dei truffati».Per gli altri (sopra i 35mila euro di reddito 2018 lordo od oltre 100mila euro da portare a 200mila di beni mobiliari) c’ è l’ obbligo di dimostrare la truffa davanti ad una commissione presso il Mef. «La norma prevede delle fattispecie di reato già tipizzate – spiega il deputato 5S -. Abbiamo inserito un ampio spettro di truffe: dal misselling all’ informazione falsata, per consentire a quanti più truffati possibili di avere giustizia. Con queste modifiche veniamo incontro a tutte le associazioni dei risparmiatori».Negli ultimi giorni si è intensificata la trattativa con il Bruxelles per allargare la platea degli indennizzati e il deputato padovano assicura che il governo è riuscito a far valere le proprie ragione a favore delle centinaia di migliaia di risparmiatori truffati. Raduzzi spiega che l’ indennizzo nasce dal fatto che le banche erano vigilate da Consob e Banca d’ Italia «e hanno palesemente toppato nella vigilanza».«Molte sono state le vicissitudini e le perdite di tempo, ma tutto ha confermato che il nostro progetto era ed è una concreta ancora di salvezza per migliaia di persone e per l’ economia del Nordest – commenta Patrizio Miatello, componente della cabina di regia della associazioni -. Attendiamo che il Ministro Tria proceda come da suoi impegni dell’ 8 aprile 2019 a Palazzo Chigi, alla attuazione del fondo indennizzo risparmiatori. Naturalmente anche se questa legge non lo prevede riteniamo che il 30% sia iniziale (come era previsto nell’ articolo 38 del testo di legge approvato alla Camera il 13 dicembre 2018), dato che i veri risparmiatori vittime devono essere tutelati al 100%. Il nostro nuovo sogno e la nostra battaglia futura sarà quella di fare recuperare ai veri risparmiatori il rimanente 70% del loro risparmio espropriato».Anche il Codacons Veneto ritiene che la norma sia pronta a portare un risarcimento a quanti hanno perso tutto nelle ex popolari. «Mi auguro, visto anche l’ avvicinarsi delle elezioni europee, che il governo giallo-verde acceleri sull’ emanazione dei decreti attuativi – commenta Franco Conte, presidente Codacons Veneto -. Per noi questo deve essere solo un acconto: i truffati devono essere risarciti al 100% di quanto investito e perso».– BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
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