«Rimborsi Busitalia, caso aperto»
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fonte:
- Il Gazzettino
«La vicenda degli abbonamenti al trasporto pubblico pagati dalle famiglie ma non utilizzati per via del lockdown e della didattica a distanza si dimostra complessa, ma prima o poi ad una soluzione si dovrà arrivare e io sto continuando a seguire la questione, anche ora che mancano due mesi circa all’inizio delle scuole – dice Elisa Venturini capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale – Non ho mai smesso di sollecitare un intervento risolutivo sul tema degli abbonamenti non usufruiti». «Sto interagendo al riguardo con gli uffici regionali e l’Assessore De Berti e nei giorni scorsi, ho incontrato il nuovo amministratore delegato di Bus Italia Veneto, l’ingegner Antonio Barbarino che ha già sul suo tavolo questo dossier. Il problema è che per rimborsare le famiglie deve essere fatta chiarezza sulle risorse economiche che lo Stato assegna, cioè deve essere garantita la copertura economica seguendo un iter che parte dallo Stato. Continuo a seguire questo tema delicato sul quale va tenuta alta l’attenzione». La vicenda si trascina da mesi. «Inoltrerò nell’interesse collettivo una lettera di reclamo, messa in mora e richiesta di rimborso o di prolungamento dell’abbonamento a Busitalia Veneto»: con queste parole l’avvocato Marco Locas di Padova aveva annunciato nel marzo scorso l’azione collettiva avviata da un nutrito gruppo di genitori di studenti della provincia che nell’anno scolastico 2019/2020 non hanno potuto usufruire, causa lockdown, dell’abbonamento scolastico pagato dagli studenti per il servizio extraurbano. Per il legale, che si muove in collaborazione con l’associazione di tutela dei consumatori Codacons, «in base all’articolo 1463 del Codice Civile, si ha diritto al rimborso della quota non usufruita». Busitalia aveva proposto nello scorso autunno alle famiglie due opzioni: l’emissione di un voucher di importo pari all’ammontare del titolo di viaggio, ivi compreso l’abbonamento, da utilizzare entro un anno dall’emissione (il voucher, per esempio emesso nel mese di ottobre 2020 doveva avere validità fino al mese di ottobre 2021), oppure il prolungamento della durata dell’abbonamento per un periodo corrispondente a quello durante il quale non è stato possibile l’utilizzo. Per l’avvocato Locas «il prolungamento dell’abbonamento deve essere dello stesso tipo di quello prolungato e non può avere validità il sabato e la domenica al fine di farlo scadere prima».
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