Rimborsi all’Amc «poco chiari» Codacons all’attacco del Comune
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fonte:
- Gazzetta del Sud
«Aiuto poco chiaro». Il Comune li- le fatture presentate dall’Azienda per la mobilità cittadina a titolo di copertura della spesa per la fruibilità gratuita della funicolare, di cui i cittadini hanno usufruito a luglio nel periodo di sperimentazione dell’isola pedonale insieme alla sosta gratuita sulle strisce blu del Corso e al parcheggio senza costi al Musofalo, e il Codacons passa all’attacco Dal Coordinamento delle associazioni per la tutela dell’ambiente e dei diritti di utenti e consumatori è partita, in effetti, una richiesta tesa a ottenere direttamente dal Comune quelle che definiscono «spiegazioni circa le ragioni di quello che appare un soccorso finanziario vietato». Il team del vicepresidente nazionale, Francesco Di Lieto, punta anche «a conoscere la convenienza economica per tutta la cittadinanza» e non esclude di interessare della vicenda la magistratura contabile». In sostanza, parlano di caso che «rischia di aprire un nuovo fronte giudiziario» convinti come sono che «il provvedimento, che avrebbe dovuto fornire linfa vitale ai commercianti del centro, finirà per essere pagato caro da tutti i catanzaresi». Quel che è certo è che la squadra di Di Lieto, avrebbe preferito che i fondi destinati a liquidare le fatture targate Amc fossero stati «messi a disposizione di cittadini in difficoltà a causa della crisi sanitaria e delle misure restrittive vigenti». Il sospetto è che la liquidazione «nasconda un soccorso contrario a norme imperative» tant’è che il numero due nazionale del Coordinamento spiega come «il divieto di soccorso finanziario nei confronti delle Società partecipate costituisca un principio generale perché mira ad assicurare un uso corretto delle risorse pubbliche oltre che a garantire la libera concorrenza». Seguendo il filo del suo ragionamento, insomma, «il sostegno deve essere fondato su un interesse pubblico puntuale e concreto» che il Codacons non sembra intravvedere. Da qui la bocciatura senz’appello «Non è consentito alla pubblica amministrazione effettuare interventi a sostegno di organismi Partecipati specialmente qualora – aggiunge Di Lieto – non vi sia una prospettiva di recupero dell’economicità e dell’efficienza della gestione». In sostanza, il Codacons si appella al decreto legislativo 175 del 2016 e all’obbligo di «illustrare tanto la convenienza economica quanto la sostenibilità finanziaria». Sullo sfondo i veri vantaggi che le scelte di luglio avrebbero arrecato ai cittadini. Loro non è vedono molti e, anzi, tuonano: «il provvedimento di consentire la sosta gratuita in centro non ha arrecato alcun beneficio alle attività commerciali, ma finirà per costare assai caro a tutti i cittadini». Immediata l’apertura del caso e l’ennesima battaglia lanciata dal Codacons che pure è da sempre contrario al dilagare indiscriminato della sosta a pagamento imposta dalle famigerate strisce blu.
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