Rifiutopoli: i principali imputati chiedono di patteggiare
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fonte:
- Romagnaoggi.it
FORLI` – I principali protagonisti del primo scandalo di Rifiutopoli, quello che nel 2004 porto all`arresto di 10 persone e ad altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere, chiedono di patteggiare. Tolmino Giunchi, ex dirigente del servizio ambiente della Provincia, e la famiglia Laghi hanno chiesto di patteggiare, per chiudere nel più breve tempo possibile la vicenda e vedersi poi ridotte le eventuali pene. A Fine gennaio si svolgerà la prossima udienza. Trenta richieste di rinvio a giudizio e un`udienza preliminare tanto lunga che già in mattinata è stata fissata una seconda udienza per la fine del gennaio 2008. Ha nuovamente fatto capolino in tribunale il primo scandalo di “rifiutopoli”, portato alla luce da un`inchiesta del pm Filippo Santangelo iniziata nel marzo del 2003 ed esplosa nel settembre del 2004, quando dieci persone finirono in carcere e altre dieci agli arresti domiciliari. Nell`udienza di oggi (martedì), durata fino alle quattro del pomeriggio con una discussione di diverse ore, si è formalizzata la costituzione di parte civile del Ministero dell`Ambiente e della Regione, entrate a far parte a pieno titolo della “controparte” del processo insieme a Trenitalia. Estromesso invece il Codacons. La Provincia e l`Ausl, prime parti offese, non si sono costituite. La maxi-indagine della Procura ha messo in luce non tanto presunte irregolarità nello smaltimento dei rifiuti, quanto più gravi e preoccupanti intrecci tra responsabili di enti pubblici e imprenditori del settore. Per accuse, a vario titolo, che riguardano corruzione, falso in bilancio, turbativa d`asta, abuso d`ufficio, truffa, falso, fino alla violazione delle leggi ambientali. L`imputato di primo piano è Tolmino Giunchi, che all`epoca dirigeva il settore ambientale della Provincia, sospettato di aver intascato ingenti bustarelle per favorire alcune ditte che si occupavano di smaltimento dei rifiuti. Tra queste imprese c`è la "Laghi e figli", coinvolta nell`inchiesta anche per presunte truffe all`Ausl, tramite fatturazioni per operazioni inesistenti e la falsificazione di documenti. Oltre a questo si sospetta la turbativa di una gara d`asta nel 2000. Insieme a loro sono finiti nei guai, a vario titolo, numerosi dipendenti pubblici di Provincia, Hera, Ausl, Arpa e Trenitalia, oltre ad alcuni imprenditori, tecnici ambientali e impiegati delle ditte coinvolte. Sia l`imputato chiave che i Laghi hanno richiesto di patteggiare la pena, per poter chiudere velocemente la vicenda. Per la famiglia Laghi è già arrivato l`ok del sostituto procuratore Santangelo, mentre si attende l`accordo, che non tarderà ad arrivare, per l`ex dirigente della Provincia. Diversi, quindi, i patteggiamenti previsti che lasceranno il processo senza i suoi imputati di spicco. La prossima udienza, in cui verranno discusse numerose eccezioni su competenza territoriale e intercettazioni telefoniche, è fissata per la fine di gennaio. Difficilmente, però, si potrà già trattare la questione delle trenta richieste di rinvio a giudizio presentate dal pm Santangelo e gli eventuali riti alternativi. lisa tormena.
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