1 Aprile 2006

Rifiuti, l`allarme dei sindaci

Gli amministratori dei comuni vesuviani chiedono un intervento immediato. Ancora incendi di cassonetti
Rifiuti, l`allarme dei sindaci “A rischio l`allestimento dei seggi elettorali nelle aule“

Ci vorrà ancora una decina di giorni prima che la situazione torni ovunque alla normalità

Quarantotto ore, aveva promesso il responsabile nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso, a Napoli nei giorni scorsi. Ce ne vorranno una decina, di giorni, affinché la “macchina“ per la raccolta dei rifiuti torni alla normalità e venga scongiurata l`ennesima emergenza, corregge il commissario Corrado Catenacci. E dieci giorni sono tanti, anche perché quel termine coincide con l`appuntamento delle elezioni e con l`arrivo dei turisti per le vacanze pasquali. Intanto però, mani dolose continuano ad appiccare il fuoco ai cassonetti e alla “colline del disonore“. E il permanere dei rifiuti in strada mette a rischio la salute dei cittadini. Ecco perché il Codacons (Coordinamento di associazioni per la tutela dell`ambiente e dei diritti di utenti e consumatori) ha presentato un esposto contro ignoti alla Procura della Repubblica di Napoli ipotizzando il reato di epidemia colposa. Di più. I sindaci dei comuni di Portici, Ercolano, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Terzigno, Gragnano, Pollena Trocchia, San Gennaro Vesuviano, Pimonte, Casola e Trecase chiedono “un intervento immediato del governo e del Commissariato straordinario“ e “l`adozione di misure normative urgenti per arginare l`emorragia di denaro pubblico sborsato dagli enti locali in occasione delle emergenze“. Ma, soprattutto, dicono in coro i primi cittadini, la presenza dei cumuli dei rifiuti per strada mette a rischio le scuole (di cui si prefigura la chiusura) e di conseguenza anche l`allestimento dei seggi elettorali. L`allarme è scattato ieri nel corso di un vertice tra il prefetto di Napoli, Renato Profili e i sindaci. I quali hanno sottoscritto un documento inviato all`attenzione del presidente del Consiglio, del ministro dell`Ambiente, del capo dipartimento della Protezione civile e del commissario Catenacci. Durante l`incontro in prefettura sono stati infatti sollecitati interventi immediati per liberare le strade dai cumuli di rifiuti causati dal blocco degli impianti di smaltimento. è stato inoltre sottolineato che “il perdurare dell`emergenza igienico-sanitaria comporterà quasi sicuramente problemi di ordine pubblico e, quindi, l`adozione di misure drastiche quali la chiusura delle scuole con conseguente rischio per il regolare allestimento dei seggi elettorali in vista delle elezioni“. Infine hanno preannunciato “azioni volte al recupero delle somme indebitamente sborsate dai Comuni“. Ma c`è chi parla “di una manovra politica per giungere all`ultima settimana di campagna elettorale ancora con le strade coperte dai rifiuti“: a puntare l`indice contro il commissariato (“Ci ha praticamente detto che a Napoli l`immondizia resterà sui marciapiedi per più di una settimana“) è il presidente del Consiglio comunale di Napoli, Giovanni Squame. “Accade questo dopo che il capo della Protezione civile Bertolaso ha dichiarato con certezza che in due giorni la situazione sarebbe tornata alla normalità. Ci risulta invece che gli impianti sono ancora fermi e i camion hanno difficoltà a scaricare. Sono degli irresponsabili“. A via Filangieri, sede del Commissariato, si lavora senza sosta per attenuare la crisi mentre in più parti della città i cassonetti ricolmi di rifiuti vengono dati alle fiamme. Decine, quelli incendiati nella notte di giovedì in alcuni quartieri della periferia orientale e nell`area flegrea. Una ventina, ieri pomeriggio, quelli spenti dai vigili del fuoco intervenuti a Scampìa, Casoria, Mugnano e Pianura. “Una situazione“, sostiene il Codacons, “che mette a repentaglio non solo l`ambiente, ma la salute dei cittadini“.

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